24 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Politica. Caso Marrazzo

A Regione Lazio cresce ipotesi dimissioni governatore

Il Presidente coinvolto in un presunto tentativo di estorsione ai suoi danni. Davanti al gip i 4 carabinieri fermati

ROMA - Con il passare delle ore crescono le voci, alla regione Lazio, su possibili dimissioni del presidente Piero Marrazzo, coinvolto in un presunto tentativo di estorsione ai suoi danni.

Sono ore tormentate per il governatore, che ieri dopo il fermo dei 4 carabinieri accusati di aver chiesto soldi per non divulgare un presunto video compromettente, ha dichiarato l'intenzione di continuare il suo mandato: «Continuerò con serenità e determinazione a essere presidente», tutto è «basato su una bufala», aveva detto ieri commentando la vicenda, seppure visibilmente scosso.

Ma secondo rumors che si rincorrono all'interno del partito potrebbe essere un'altra la decisione, sofferta, del governatore, che potrebbe decidere di lasciare a 155 giorni dalle elezioni amministrative per non essere in alcun modo di peso alla campagna elettorale del suo partito. Soprattutto a causa di alcune contraddizioni che emergerebbero alla luce del decreto di fermo dei 4 carabinieri firmato dal pm. E intanto, davanti al gip, è in corso da questa mattina l'interrogatorio di garanzia dei 4 carabinieri fermati ieri.

Ufficialmente a via Cristoforo Colombo si resta fermi a ieri: il mandato prosegue, vige il segreto istruttorio e parla solo il legale del governatore. Ma mentre a Regina Coeli è in corso l'interrogatorio dei 4 fermati, le voci di possibili dimissioni aumentano e lo stesso governatore starebbe valutando, nonostante molti messaggi di solidarietà, l'ipotesi di lasciare già nelle prossime ore. Anche per difendersi meglio. Tutto ancora da decidere. Ma, in attesa delle decisioni che Marrazzo prenderà, già si avanzano le ipotesi di una successione pro-tempore del suo vice Montino. Ed è già iniziata la girandola di nomi per la candidatura del Pd alle prossime elezioni per la presidenza del Lazio, prevista a scadenza naturale tra 155 giorni. Sarebbero escluse invece ipotesi di elezioni anticipate.