3 maggio 2024
Aggiornato 08:00
Riforma della Giustizia

Anm avverte: «Scontro Toghe-Governo con riforme punitive»

Per il Presidente dell'associazione Palamara: «Finora polemica è politica ma tenuta Democrazia rischia»

MILANO - Se le riforme della maggioranza sulla giustizia dovessero avere un intento di ritorsione contro i giudici, l'Associazione nazionale magistrati non avrà timore a manifestare il suo dissenso. In un'intervista pubblicata oggi su Repubblica, il presidente dell'Anm Luca Palamara avverte l'esecutivo.

«Il dibattito e le polemiche di questi giorni sono soprattutto politiche, anche se si è cercato di trascinarvi dentro pm e giudici. Esiste un rischio per la tenuta democratica del paese quando un'istituzione cerca di delegittimare tutte le altre».

IMMUNITA' PARLAMENTARE - Sulla questione dell'eventuale ripristino dell'immunità parlamentare, il presidente dell'Anm rimanda la palla al Parlamento: «E' un tema che spetta alla politica e del quale la politica deve assumersi la responsabilità. I padri costituenti la vollero nella Costituzione, fu la politica a larghissima maggioranza a volerla togliere. Se verranno messi dei limiti, i giudici non potranno che prenderne atto».

RIFORME - Sulle riforme della giustizia proposte dal centrodestra, Palamara ha una posizione molto netta: «Quando si parla di riforme non può esistere assolutamente uno spirito di vendetta perché devono migliorare il sistema e non peggiorarlo».

«SORTEGGIO» CSM - Bocciata anche l'ipotesi, frutto di alcune indiscrezioni, che vorrebbe un sorteggio per l'elezione dei membri del Csm. «Sarebbe un'umiliazione per le toghe che non realizzerebbe nemmeno l'obiettivo dichiarato di eliminare le correnti. Per motivi aritmetico-probabilistici dal sorteggio potrebbe uscire un Csm comunque orientato. Come Anm, non avremmo alcun timore di manifestare il nostro dissenso se la soluzione dovesse essere proprio questa».