Militari morti a Kabul: la camera ardente aperta al pubblico
Tanti cittadini in fila per rendere omaggio ai sei militari
ROMA - La camera ardente allestita all'ospedale militare del Celio per i sei militari uccisi in Afghanistan è stata aperta al pubblico intorno alle 16.
Le salme dei sei militari uccisi a Kabul sono arrivate al Celio poco dopo le 15. Qualche minuto dopo sono entrati per un ultimo saluto ai commilitoni i soldati del 186.mo reggimento. Poi sono entrati all'interno dell'ospedale militare soltanto i familiari di Davide Ricchiuto, Matteo Mureddu, Antonio Fortunato, Roberto Valente, Massimiliano Randino e Giandomenico Pistonami, caduti in Afghanistan.
Fuori dall'ospedale c'è una lunga fila di cittadini venuti per dare un ultimo saluto, molti portano una bandiera tricolore, altri dei fiori. Fra i primi ad arrivare il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
Napolitano a Ciampino per l'arrivo delle salme - All'aeroporto di Ciampino, dove stamattina alle 9.30 è atterrato il C-130 che ha riportato in patria le salme, il Presidente della Repubblica ha reso omaggio ai feretri dei sei militari: Giorgio Napolitano si è soffermato dinanzi alle sei bare avvolte nel tricolore, poggiando la mano su ogni feretro.
Dopo l'esecuzione dell'inno militare del silenzio, le bare hanno sfilato, portate a spalle dai commilitoni, tra gli applausi dei presenti, familiari dei militari uccisi e autorità politiche e militari.
Funerali di Stato - Domani mattina alle 11, infine, i funerali nella Basilica di San Paolo fuori le mura presieduti dall'ordinario militare, monsignor Vincenzo Pelvi, il Comune di Roma farà mettere 2.500 bandiere tricolori su tutto il percorso del corteo funebre dall'ospedale militare del Celio alla basilica
Sono rientrati in Italia anche i quattro militari italiani rimasti feriti nell’attacco di giovedì a Kabul, in Afghanistan. Si tratta del primo maresciallo dell'Aeronautica Felice Calandriello, 58 anni, di Sassano (Salerno) e tre primi caporalmaggiori dei parà: Rocco Leo, 26 anni, di Francavilla Fontana (Brindisi); Sergio Agostinelli, 32 anni, originario della Svizzera e Ferdinando Buono, 30 anni, di Napoli. Il loro arrivo è avvenuto all’1:32 all’aeroporto di Fiumicino, con un volo dell’Alitalia da Abu Dhabi-Larnaca. L’hanno reso noto fonti ufficiali dello scalo romano.
«Sono tutti in buone condizioni, tranquilli», ha detto il colonnello medico Roberto Bramati, capo dipartimento emergenza del Celio, parlando delle condizioni dei quattro militari italiani. Tutti hanno «un disturbo da stress post traumatico, ma niente di particolare. Solo Buono ha anche una ferita a una mano, non di importante entità», ha detto l'ufficiale medico.