24 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Salute. Nuova influenza

Influenza A e schizofrenia italiana

ADUC: «Sicuramente la malattia più mediaticamente sponsorizzata di questi ultimi anni»

FIRENZE - Parlare di schizofrenia è il minimo nel verificare come si sta affrontando la questione dell'influenza A. Sicuramente la malattia più mediaticamente sponsorizzata di questi ultimi anni con una sproporzione gigantesca tra pericolo reale, opinioni, sollecitazioni, indiscrezioni, azioni e inerzia. Tutto questo per un'influenza che di per sé non è mortale, di cui si conosce già il vaccino e che neanche lontanamente si ipotizza che potrà essere mortale come per gli ottomila dell'anno scorso dei ceppi influenzali abituali.

L'inerzia, però, ha un dominatore assoluto: lo Stato, nei panni del suo ministero che dovrebbe occuparsene, il Welfare (facente funzioni da ministero della Salute). Ad oggi non c'è un decreto che dia indicazioni su tempi e metodo di intervento. Decreto supplito da dichiarazioni più o meno estemporanee del viceministro ad hoc, Ferruccio Fazio, e da altrettanta estemporaneità del ministro in carica, Maurizio Sacconi; nonché da idee di chiudere le scuole o prolungare le vacanze di Natale, nonché di non baciare le statue di santi e madonne...
Questo mentre Paesi come Usa, Germania e Francia sono già pronti.
Alcune Regioni stanno già facendo per conto loro e si dichiarano più o meno pronte.

Per capire l'aspetto pratico della nostra quotidianità, valga un esempio: se preoccupati per il proprio bimbo, si va a chiedere al pediatra dell'Asl, non essendo il bimbo un soggetto a rischio (per il quale il vaccino dicono che dovrebbe essere disponibile a metà ottobre), ci viene detto che forse potrà essere vaccinato a fine gennaio... quando cioè l'influenza avrà raggiunto il suo picco e quindi la somministrazione sarà praticamente inutile.

Il Parlamento, per quanto abbia poteri quasi vicino a zero per intervenire, è ancora in vacanza. I politici, inclusi quelli dell'Esecutivo, sono tutti sguinzagliati a dettar proclami nelle varie feste di partito, mentre chi dovrebbe stimolare il Governo, l'opposizione, sembra più concentrata sull'elezione del proprio segretario.
E mentre è in atto la mega campagna per far ingrassare i profitti dei produttori di vaccini, un consiglio per chi non si sente sicuro e non ha la propria Regione pronta: vaccinatevi nella Regione accanto e, visto che c'è l'Ue, provate anche in un Paese comunitario. Sancendo così, la morte del SSN, cioè del Servizio sanitario nazionale.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc