5 maggio 2024
Aggiornato 16:00
Migliorare l’accesso e la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro

Le Marche aderiscono alla rete «politiche di genere»

Il protocollo di intesa sarà sottoscritto dall’assessore all’istruzione, formazione e pari opportunità, Stefania Benatti

ANCONA - Inserimento, permanenza e reinserimento delle donne nel mercato del lavoro. Formazione, condizioni di lavoro e conciliazione tra famiglia e lavoro. Sono gli obiettivi della Rete istituzionale, interregionale e transnazionale, dal titolo «Politiche di genere», costituita tra autorità di gestione del Fondo sociale europeo, a cui la Giunta regionale ha aderito. Adesione che verrà confermata da un protocollo di intesa che verrà sottoscritto dall’assessore regionale all’istruzione, formazione e pari opportunità.

«Migliorare l’accesso e la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e la conciliazione dei tempi di vita e professionali – sostiene l’assessore Stefania Benatti – sono questioni ineludibili da affrontare come prioritarie per dare alle donne la possibilità di dedicarsi pienamente sia alle attività di cura in famiglia che al lavoro». Ancora oggi purtroppo, considera Benatti, «la donna non gode in Italia di uguali opportunità rispetto agli uomini ed è proprio con le disuguaglianze di genere e le flessibilità che la società le penalizza. La Regione Marche si adopera quindi sostenendo l’occupazione e la formazione, e, parallelamente, creando le condizioni per una buona qualità della vita».

Le amministrazioni che sottoscriveranno il protocollo di intesa si impegnano a collaborare per la realizzazione di iniziative di promozione, sostegno e rafforzamento della prospettiva di genere nelle politiche e negli strumenti, con particolare riferimento alla partecipazione femminile sul mercato del lavoro. Tenuto conto che, viene sottolineato nel documento, «nell’attuale contesto di crisi economica, finanziaria ed occupazionale, occorre dedicare particolare attenzione alle donne, dato che costituiscono un gruppo vulnerabile a forte rischio di espulsione dal mercato e, quindi, sensibile alla perdita dei posti di lavoro e di reddito».

La collaborazione sostenuta dalla rete istituzionale «Politiche di genere» sarà coordinata dalla Regione Toscana.
Gli incontri che si sono svolti finora hanno registrato l’adesione al protocollo di sei Autorità di gestione Fse italiane (Toscana, Basilicata, Lombardia, Piemonte, Umbria e Marche) e quattro Autorità di Stati membri (Spagna, Malta, Romania e Svezia).