2 maggio 2024
Aggiornato 05:30
«Nel governo nessuna golden share della Lega»

Calderoli: «Nessun ricatto della Lega, ma attacca Fini»

Insiste sulle bandiere regionali e su questione settentrionale

PONTE DI LEGNO - «Nel governo non c'è nessun ricatto, nessuna golden share della Lega. Abbiamo solo il peccato di avere avuto un grande maestro che ci ha insegnato e ci ha fatto capire che cosa vuol dire lavorare e fare andare la testa. Mentre loro sono in vacanza ai tropici noi stiamo a casa a lavorare e a preparare le leggi». Lo ha detto il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli, secondo cui «se c'è il rispetto di tutte le parti, questo governo durerà 4 anni e realizzerà le riforme».

Parlando alla festa della Lega a Ponte di Legno, Calderoli osserva che «c'è chi sostiene che nel governo comanda solo la Lega». Ma, aggiunge, «non è un peccato avere idee e ideali quando c'è chi come unica proposta, ha fatto quella di dare la cittadinanza agli immigrati dopo 5 anni. Questi sono fuori di melone». Il chiaro riferimento è a Fini e ai suoi.

Calderoli è tornato su uno dei temi caldi dei giorni scorsi, che ha diviso anche il Pdl: la proposta leghista di bandiere regionali da affiancare al tricolore: «Se qualcuno ha dei problemi doveva evitare di scrivere nell'articolo 114 della Costituzione che la Repubblica è costituita da Comuni, Province, Regioni, città metropolitane e Stato. Che hanno messo per ultimo, forse non a caso».

Infine, l'altro argomento delle scorse settimane, il Sud, Calderoli afferma: «Siamo disponibili ad affrontare al questione meridionale, ma prima si affronta quella settentrionale».