Gli italiani poco preoccupati di una pandemia
Doxa: in 19 Paesi solo 28% teme virus A/H1N1; l'Europa lo snobba
ROMA - Italiani scarsamente preoccupati della diffusione dell'influenza suina. Su 19 Paesi analizzati è all'ottavo posto con tre quarti degli italiani che dichiarano di non essere affatto preoccupati o di esserlo solo minimamente, e in generale la popolazione italiana concorda nel dire che il proprio Paese è abbastanza preparato per far fronte a un'epidemia di massa di influenza suina. In questa particolare analisi, su 19 Paesi l'Italia si colloca al quarto posto.
STUDIO DOXA - E' quanto emerge da uno studio reso pubblico dalla Doxa. La ricerca del gruppo Worlwide indipendent network of market research condotta in 19 Paesi del mondo ha monitorato la percezione della popolazione sulla pandemia di influenza suina. Sono state intervistate 18.558 persone tra fine giugno e l'inizio di luglio 2009.
28% ABBASTANZA PREOCCUPATO - In generale solo il 28% degli intervistati nei Paesi esaminati ha dichiarato di essere abbastanza o molto preoccupato; i più preoccupati sono le donne e i giovani, soprattutto di età inferiore ai 35 anni. Nei Paesi presi in esame (Argentina, Australia, Cina, Francia, Islanda, Brasile, Messico, Russia, Italia, Regno Unito, Bolivia, Usa, Canada, Corea del Sud, Giappone, Germania, Paesi Bassi, Svizzera, Austria) e in particolare in Europa, emerge una «scarsa preoccupazione sulla propagazione dell'influenza suina». Solo in due Paesi (Cina e Bolivia) più della metà degli intervistati si è detta abbastanza o molto preoccupata per la pandemia che si sta diffondendo.
AMERICANI SFIDUCIATI - Per quanto riguarda il livello di preparazione del proprio Paese ad affrontare un'epidemia di massa, dalla ricerca emerge che la maggior parte dei Paesi europei si sente pronta, primi fra tutti Svizzera e Austria, che sono anche quelli con il livello di preoccupazione più basso. Argentina e Bolivia non solo sono i più preoccupati, ma si sentono anche i meno pronti. Tra coloro che nutrono una certa sfiducia nella preparazione del proprio Paese a fronteggiare il virus, ci sono gli americani, che su 19 Paesi presi in esame, si collocano al 16mo posto, dopo Regno Unito e Giappone. Più in generale la ricerca «rivela che a una maggiore fiducia nella preparazione del Paese corrisponde una minore preoccupazione personale».