Farmacisti: «No farmaci, contagio non si previene»
E' corsa ai retrovirali da portarsi in valigia in vacanza
ROMA - E' inutile fare una corsa ai farmaci, soprattutto ai retrovirali, da mettere in valigia prima di partire per le vacanze, perchè il contagio con il virus della nuova influenza non si può prevenire. Lo spiega Andrea Mandelli, presidente della Fofi, la federazione nazionale degli ordini dei farmacisti, che afferma:«Nelle farmacie viene fatta sempre più spesso la richiesta di acquistare antivirali, oseltamivir e zanamivir, nel timore del contagio del virus A/H1N1. E` il caso di ripetere che si tratta di una richiesta irrazionale».
Mandelli spiega che i retrovirali sono inutili «innanzitutto perché questi farmaci non hanno una funzione preventiva, ma vanno assunti esclusivamente quando l`influenza è in atto, un medico ha stabilito che è opportuno somministrare degli antivirali e ha compilato una prescrizione. L`uso a sproposito degli antivirali può solo avere come conseguenza l`aumento del rischio di selezionare virus resistenti al farmaco».
La richiesta di antivirali sembra essere «accentuata anche dall`approssimarsi delle vacanze estive e alla convinzione che questi siano farmaci che è utile avere in valigia, ma così non è - prosegue Mandelli - Ancora più pericoloso, poi, è cercare di entrare in possesso del farmaco rivolgendosi alle cosiddette farmacie virtuali on line, che soprattutto in Gran Bretagna stanno mettendo in atto una politica molto aggressiva, travisando le reali indicazioni del farmaco per indurre all`acquisto».
Sufficiente rispettare le regole di igiene personale - Se il farmacista, dunque, «responsabilmente rifiuta di consegnare il medicinale lo fa a tutela della salute del cittadino ed è sbagliato cercare scorciatoie. Se si vuole prevenire effettivamente il contagio - conclude Mandelli - le precauzioni da prendere sono altre: lavarsi spesso le mani, evitare i contatti ravvicinati con chi è malato e, in generale, non trattenersi in luoghi molto affollati. Le stesse regole di igiene personale che si applicano anche durante le normali epidemie influenzali stagionali».