9 settembre 2024
Aggiornato 00:00
BIOETICA

Osservato Romano: «Stop cibo e acqua è eutanasia omissiva»

«Idratare e alimentare non costituiscono accanimento terapeutico»

Città del Vaticano - «Sospendere idratazione e alimentazione per individui (come Englaro) in stato vegetativo persistente - stato di cui non è dimostrabile scientificamente con certezza la irreversibilità, ma semmai solo la scarsa probabilità di recupero della coscienza - è considerata una eutanasia omissiva: idratare e alimentare non costituiscono accanimento terapeutico, ossia cure sproporzionate (futili e gravose), ma una assistenza ordinaria dovuta a tutti i soggetti che si trovano in condizioni analoghe».

Lo scrive l'Osservatore Romano, in un articolo a firma di Laura Palazzani, dedicato al libro della teodem Paola Binetti intitolato «La vita è uguale per tutti» che sarà presentato domani presso l'Istituto Luigi Sturzo a Roma.

Per il quotidiano vaticano, «la politica può dare un contributo nella direzione dell'incremento delle cure palliative - che anche se non guariscono, alleviano il dolore - nella moltiplicazione di luoghi e strutture di assistenza per pazienti in stato vegetativo o in condizioni di malattie inguaribili e per le loro famiglie, nella formazione del personale sanitario e della società al significato della solidarietà, della dedizione all'altro, della cura e del prendersi cura».