Nuova influenza: aumentano contagi, in Italia toccano quota 88
Ma distribuzione vaccini potrebbe slittare di tre mesi
ROMA - I casi di nuova influenza continuano a salire. Oggi in Italia ne sono stati confermati altri 7, che portano il totale dei contagi al di sotto delle Alpi a un totale di 88. Ciononostante, i vaccini, che potrebbero arrivare a fine ottobre se si adottasse una procedura di urgenza, saranno probabilmente pronti non prima di fine gennaio. «Per i vaccini contro la nuova influenza - ha spiegato questa mattina il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio - presumibilmente si provvederà ad una registrazione a livello europeo all'Emea (European Medicines Agency, ndr) e questa registrazione potrebbe non utilizzare dei riti abbreviati. In questo caso i vaccini sarebbero pronti alla fine di gennaio anzichè alla fine di ottobre». Con un risparmio di cassa ancora non quantificabile ma certamente rilevante.
«Questo avviene - ha detto Fazio - proprio perchè la nuova influenza non è una patologia grave. Il livello 6 di pandemia - ha sottolineato - giustificherebbe la procedura abbreviata, ma dato che questa influenza non si presenta con sintomi gravi è probabile che venga deciso di non adottarla». Oggi però è arrivata la conferma di sette nuovi casi, cinque in Lombardia, uno nelle Marche e uno in Emilia Romagna. In Lombardia la patologia ha contagiato due giovani, di 26 e 31 anni, e tre donne, di 27, 30 e 50 anni. In Emilia Romagna si è ammalato invece un 23enne, mentre nelle Marche a essere contagiata è stata una ragazza di 17 anni. Tutti provenivano dagli Stati uniti, in momenti e con viaggi diversi.
Solo ieri il ministero del Welfare aveva confermato altri cinque casi. Sono state contagiante quattro persone rientrate in Piemonte da un recente viaggio negli Stati uniti, due donne di 58 anni e 50 anni e due uomini, di 46 e 51 anni, mentre il quinto caso riguarda un uomo di 59 anni rientrato in Liguria nei giorni scorsi da un viaggio in Polonia. Nel mondo, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), sono quasi 40mila le persone contagiate in 89 Paesi. La patologia ha già provocato 167 morti. Il Paese più colpito rimane il Messico, dove le persone decedute sono state 108 e quelle contagiate oltre 6.200. Ma anche negli Stati uniti la nuova influenza ha provocato 44 morti, contagiando quasi 18mila persone. Sette morti si sono registrati in Canada, due in Cile, e uno in ciascuno di questi Paesi: Gran Bretagna, Argentina, Guatemala, Costa Rica, Repubblica Dominicana e Colombia.