10 dicembre 2024
Aggiornato 06:30
SCUOLA

Contestato Ministro Gelmini, annullato incontro a Milano

Slogan contro la riforma da genitori e docenti milanesi

MILANO - Il ministro della Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini è stato contestato da un gruppo di docenti e genitori della «Assemblea delle scuole del milanese» durante la presentazione del libro del direttore de Il Giornale, Mario Giordano, «5 in condotta». I manifestanti hanno issato striscioni contro la riforma della scuola e consegnato finte pagelle di bocciatura per la Gelmini. Dopo diversi minuti di slogan contro il ministro, l'incontro è stato annullato.

Il ministro Gelmini, dopo che più volte Giordano ha tentato di riprendere la parola, è riuscita soltanto a dire, sommersa dalle proteste: «Complimenti, siete veramente democratici. Avete particolarmente a cuore la scuola pubblica».

«Vogliono distruggere la scuola pubblica, io non ci sto» si leggeva sugli striscioni issati dai genitori e dai docenti.

Ancora prima che prendesse la parola Mario Giordano per la presentazione del suo libro è iniziato il confronto-scontro, solo verbale, tra chi voleva ascoltare la conferenza e i docenti che volevano esprimere dissenso nei confronti del ministro. «Siamo qui oggi e saremo il primo settembre davanti a tutte le scuole perché la riforma della Gelmini non passerà», ha detto Paolo Limonta, della Rete scuole, secondo cui la stragrande maggioranza dei docenti milanesi boccia le proposte di Maria Stella Gelmini.

Durante i brevi ma concitati momenti della protesta i manifestanti hanno distribuito la pagella di bocciatura alla Gelmini con le valutazioni su ogni singola materia, con i giudizi finali tra cui «assoluta incapacità di comprendere la realtà; pochissima serietà nei confronti di docenti e famiglie; taglio dei fondi di istituto, niente specialisti, niente compresenze, nessun laboratorio»; e il voto: zero. L'alunna, si legge ancora nella valutazione intermedia, «non si è positivamente inserita nel mondo della scuola. Non si confronta, non ascolta e testardamente si ostina a tenere atteggiamenti non consoni alla serietà dell'istutuzioni scolastica».