29 marzo 2024
Aggiornato 09:30

Strage Erba; Azouz Marzouk espulso dall'Italia

'Socialmente pericoloso' per tribunale di sorveglianza di Varese

MILANO - Azouz Marzouk, tunisino 28enne, rimasto vedovo dopo la strage di Erba in cui furono uccisi la moglie, il suo bambino di due anni, la suocera e una vicina di casa, è stato espulso dall'Italia: è già stato accompagnato e imbarcato su un areo verso Roma e da qui partirà per la volta di Tunisi, sulla base di una decisione del tribunale di sorveglianza di Varese che lo ha ritenuto 'socialmente pericoloso'. A spiegarlo è il suo difensore Roberto Tropenscovino.

L'avvocato spiega che la decisione del tribunale segue l'iniziativa presa a febbraio dal magistrato di sorveglianza di Varese, che ha sollevato la questione nell'ambito dei normali controlli sulla permanenza degli extracomunitari nel territorio italiano, valutandone la pericolosità o meno in base ai trascorsi. Il provvedimento non è infatti legato a quello del Massimo Astori, che accompagnava il patteggiamento a 13 mesi per detenzione finalizzata allo spaccio di 48 grammi di cocaina - che Azouz ha sostenuto non fossero suoi. Per quel provvedimento infatti l'avvocato aveva presentato ricorso ed era stato sospeso in attesa della Cassazione, la cui udienza si terrà il 24 giugno prossimo. E in questa sede Tropenscovino chiederà che il tunisino sia riammesso in Italia: «Solleverò la questione il 24 giugno nell'udienza davanti alla Cassazione per capire se la penserà come il giudice di sorveglianza di Varese e cioè se Azouz è o meno un soggetto socialmente pericoloso».

«Azouz è sereno - spiega il legale che ha sentito il suo assistito - vuole ritornare in Italia dove si è rifatto una vita e faremo in modo che possa farlo». «Spiace - ha aggiunto - che quando un ragazzo giovane ha ritrovato la voglia di vivere, si amandato via», Azouz infatti, dopo il carcere, la strage, e la parentesi con Lele Mora, ora «anche dal punto di vista sentimentale era appagato e lavorava in un bar preso in società. Ha pagato tutti i suoi conti con la giustizia».

Dal carcere Azouz è uscito il 31 dicembre. Ora, insieme alla nuova compagna, una ragazza lecchese, ha preso in gestione un bar all'interno di un supermercato su viale Turati, a Lecco, a poche centinaia di metri dall'appartamento in cui ha trascorso un periodo agli arresti domiciliari.