23 aprile 2024
Aggiornato 09:30

Papa: «Fasce deboli società e famiglie ancora soffrono»

Colletta di domenica nelle parrocchie «un vero atto di culto»

Città del Vaticano - Gli «effetti sociali» della crisi economica «non mancano di farsi tuttora sentire, e anche duramente, in modo particolare sulle fasce più deboli della società e sulle famiglie»: lo rileva il Papa che, ricevendo i vescovi italiani in Vaticano, definisce la colletta organizzata domenica prossima nelle parrocchie di tutto il paese a favore delle famiglie in difficoltà «un vero atto di culto».

«Da mesi - ha detto Benedetto XVI rivolto all'assemblea generale della Cei - stiamo constatando gli effetti di una crisi finanziaria ed economica che ha colpito duramente lo scenario globale e raggiunto in varia misura tutti i Paesi. Nonostante le misure intraprese a vari livelli - ha sottolineato Ratzinger - gli effetti sociali della crisi non mancano di farsi tuttora sentire, e anche duramente, in modo particolare sulle fasce più deboli della società e sulle famiglie. Desidero pertanto esprimere il mio apprezzamento e incoraggiamento per l`iniziativa del fondo di solidarietà denominato 'Prestito della speranza', che avrà proprio domenica prossima un momento di partecipazione corale nella colletta nazionale, che costituisce la base del fondo stesso».

«Questa rinnovata richiesta di generosità, che si aggiunge alle tante iniziative indette da numerose diocesi, evocando il gesto della colletta promossa dall'apostolo Paolo a favore della Chiesa di Gerusalemme - ha detto il Papa - è una eloquente testimonianza della condivisione dei pesi gli uni degli altri. In un momento di difficoltà, che colpisce in modo particolare quanti hanno perduto il lavoro, ciò diventa - per Benedetto XVI - un vero atto di culto che nasce dalla carità suscitata dallo Spirito del Risorto nel cuore dei credenti».