28 marzo 2024
Aggiornato 12:30

Biotestamento, Napolitano: Confido soluzioni condivise Parlamento

Il Capo dello Stato risponde a lettera del malato di Sla Ravasin

«Confido in soluzioni condivise». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto con una lettera a Paolo Ravasin, il radicale malato di Sla e presidente della Cellula Coscioni di Treviso che si era rivolto al capo dello Stato con un video messaggio il 21 aprile scorso.

«Lei mi si rivolge con le stesse parole indirizzatemi a suo tempo da Piergiorgio Welby - scrive il Capo dello Stato a Ravasin- e anch'io vorrei dirle che raccolgo il suo appassionato messaggio con la stessa attenzione e partecipazione con cui seguo tutti i casi di tragica sofferenza personale, al di là delle posizioni che ciascuno può esprimere in termini generali. I temi da lei ora evocati - disciplina della fine vita, testamento biologico, trattamenti di alimentazione e idratazione meccanica - continuano a interrogare le coscienze individuali e investono sempre più la responsabilità collettiva».

«In Parlamento si è infine aperta una discussione che - ricorda il Presidente - si sta misurando con la complessità e la delicatezza di questioni eticamente sensibili, che incidono sui diritti fondamentali della persona e investono concezioni politiche trasversali agli stessi schieramenti politici. Sento profondamente la responsabilità di ascoltare ogni voce, nel rispetto della natura e dei limiti del ruolo che la Costituzione mi affida: anche e in particolare rispetto al dibattito in corso alle Camere, sono tenuto a un atteggiamento di rigoroso riserbo. Posso solo constatare che in Parlamento si è venuto a determinare un clima di grande riflessività e confidare che prevalga l'impegno a individuare soluzioni il più possibile condivise nel dovuto equilibrio tra i diversi beni costituzionali da tutelare».

Ravasin, nel rendere nota la lettera ricevuta, ringrazia Napolitano. «Capisco che la carica da Lui ricoperta gli impone riserbo circa la Sua opinione personale -afferma-. tuttavia ritengo molto importanti le Sue parole specie quando auspica che, in materia di scelte di fine vita, si tenga conto del dovuto equilibrio tra i diversi beni costituzionali da tutelare; auspico che le parole del Presidente ispirino nei prossimi giorni le coscienze dei Parlamentari che, a mio avviso, hanno finora svilito uno di questi beni costituzionali da tutelare di cui egli parla: la libertà di scelta».