12 ottobre 2025
Aggiornato 09:30

Biotestamento, Bagnasco: Legge senza lungaggini o tentennamenti

E Cattolici sono mobilitati contro «tentazioni di delega»

ROMA - Il presidente dei vescovi italiani, Angelo Bagnasco, esorta il Parlamento ad approvare «senza lungaggini o strumentali tentennamenti» la legge sul testamento biologico e, in implicito riferimento all'ipotesi di referendum abrogativo già prospettata da alcuni parlamentari di opposizione, incoraggia i cattolici a «mobilitarsi» al fine di evitare, in futuro, «tentazioni di delega».

Il Senato comincerà domani, in aula, il voto sul disegno di legge sulle 'dichiarazioni anticipate di trattamento' preparato da Raffaele Calabrò (Pdl). Il voto finale è previsto giovedì notte. Il ddl passerà, a quel punto, alla Camera, anche se non manca chi - nell'opposizione, ma anche nella maggioranza - invoca una moratoria su una normativa controversa pure all'interno dei singoli schieramenti. Dopo aver dedicato ampio spazio della sua prolusione al consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana al caso di Eluana Englaro, il cardinal Bagnasco ha affermato: «Dobbiamo immaginare una reazione morale e culturale capace di trasformare lo sgomento in un riscatto: se è possibile, in una crescita di consapevolezza e di iniziativa. Su un versante molto importante - ha proseguito - spetta alla politica agire nell'approntare e varare, senza lungaggini o strumentali tentennamenti, un inequivoco dispositivo di legge che - in seguito al pronunciamento della Cassazione - preservi il Paese da altre analoghe avventure, ponendo attenzione - ha sottolineato - a coordinarlo con l'altro sospirato provvedimento relativo alla cure palliative, e mettendo mano insieme alle Regioni ad un sistema efficace di hospice, che le famiglie attendono non per sgravarsi di un peso ma per essere aiutate a portarlo».

In Senato la maggioranza ha respinto la richiesta dell'opposizione di allargare al tema delle cure palliative il ddl sul testamento biologico, perché alla Camera è in discussione uno specifico testo di legge. Quanto all'idea di referendum - ipotizzata, tra gli altri, da Ignazio Marino (Pd) e dai radicali - Bagnasco ha sottolineato, senza nominarlo esplicitamente, che «tocca alla società civile mobilitarsi per acquisire in prima persona una coscienza più matura della posta in gioco in termini antropologici e culturali, così da evitare nel futuro ingorghi concettuali e tentazioni di delega».

A tale proposito, il porporato ha ricordato l'iniziativa appena annunciata dalle tre associazioni cattoliche Scienza e vita, Forum delle associazioni familiari e RetinOpera per una «grande opera di coscientizzazione popolare sul tema della fine della vita» che prevede, nel corso dei prossimi mesi, «migliaia di iniziative su tutto il territorio italiano». Scienza e vita e il Forum sono state protagoniste, rispettivamente, della campagna astensionistica per il referendum sulla procreazione medicalmente assistita del 2005 e del Family day del 2007.