18 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Stefania Benatti scrive a Mariastella Gelmini

Tagli alla scuola: “caro ministro, ci ripensi”

“Colpire ulteriormente la scuola aggraverà una situazione già preoccupante, con ricadute negative sull’indice di abbandono scolastico“ Invito al Ministro ad un confronto approfondito nelle Marche

ANCONA - L’assessore regionale all’Istruzione, Stefania Benatti ha indirizzato al Ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini, una lettera per esprimere una forte preoccupazione per l’avvio del prossimo anno scolastico in relazione ai tagli che potranno essere apportati agli organici della scuola. La lettera contiene la richiesta al Ministro di «valutare con attenzione tutte le questioni» socio-economiche della comunità marchigiana e «la riconduzione dei tagli a livelli accettabili secondo la capacità di assorbimento e di sostenibilità del sistema regionale, comunque in misura tale da assicurare livelli minimi di servizio e di qualità dello studio per la popolazione studentesca marchigiana, tenuto conto anche dell’incremento, pari a 2000 unità

«C’è già preoccupazione – si legge nella lettera – da parte di tutta la comunità marchigiana, dagli amministratori locali, ai sindacati, alle famiglie, vissuta con senso di disorientamento e manifestata con diverse iniziative, contro la riduzione degli organici nelle nostre scuole, ma i timori più forti esistono per i tagli in previsione. Si organizzano mobilitazioni e manifestazioni di vario genere finalizzate a mantenere livelli accettabili e rispondenti ai bisogni dei territori

La lettera descrive dettagliatamente la situazione della scuola marchigiana e affronta alcune questioni nodali, legate sia al dimensionamento scolastico, sia all’inserimento sociale di alunni stranieri e di alunni disabili, in costante aumento annuo, sottolineando tra l’altro le peculiarità geo-morfologiche del territorio marchigiano, caratterizzato da una forte differenza tra la costa e la zona collinare-montuosa. «Una realtà particolarmente critica per i difficili collegamenti, la bassa densità di popolazione e un elevato rischio di abbandono scolastico.»  L’assessore, ricordando che i tagli peserebbero molto di più su queste zone, sottolinea anche che tali territori sono già stati penalizzati dai pesanti eventi sismici che hanno distrutto interi paesi. « Nel tempo sono state ricostruite case e scuole che oggi rappresentano un motivo di orgoglio per l’intera regione. Piccole scuole ubicate in piccoli paesi, ma dall’enorme valore dal punto di vista della coesione sociale: un presidio contro lo spopolamento e il degrado, un’opportunità imperdibile di cultura e istruzione indispensabile

Al Ministro,  che è stato invitato a visitare le Marche per approfondire le caratteristiche del sistema scolastico regionale e confrontarsi su alcune questioni strategiche, Stefania Benatti fa presente che - oltre ad aver già provveduto alla riduzione di 5 autonomie scolastiche e aver istituito 5 centri di educazione per gli adulti senza oneri a carico dello Stato-  si verifica anche una mobilità scolastica molto marcata verso la nostra regione, pari circa a 3000 studenti nell’anno scolastico 2007/2008 nelle scuole di II grado, dati riscontrabili grazie all’anagrafe regionale degli studenti.

Nella lettera viene anche affrontato il problema della recessione e della chiusura di numerose piccole e medie imprese «nerbo dell’economia regionale», che hanno portato a livelli preoccupanti l’indice di impoverimento delle famiglie marchigiane. « Colpire ulteriormente il mondo scolastico - si afferma nella lettera- aggraverà una già pesante situazione con una grave ricaduta negativa sull’effettivo esercizio del diritto allo studio.»