«Missioni all’estero in continuità con l’azione svolta dal Governo di Romano Prodi»
Lo ha detto Franco Narducci in sede di dichiarazioni di voto per il Partito Democratico
«Gli interventi italiani, condotti sempre con spirito umanitario ed in ottemperanza alla collective international responsability to protect, sono da considerarsi tra le attività che caratterizzano maggiormente la presenza italiana nel mondo e grazie alla grande capacità del personale militare siamo riusciti a conquistare credibilità sullo scenario internazionale anche al di sopra delle risorse impegnate» ha detto Franco Narducci in sede di dichiarazioni di voto per il Partito Democratico.
«Nello stesso tempo però - ha fatto notare Narducci - andrebbero individuati criteri e fondi a livello internazionale per il finanziamento e l’addestramento comune dei contingenti destinati a tali operazioni, cosa che favorirebbe anche un più rapido dispiegamento delle forze di peace-keeping. Sempre a livello internazionale bisognerebbe procedere al rafforzamento, con regole condivise, della capacità delle missioni di peace-keeping di fare fronte a tutte le circostanze potenzialmente variabili utilizzando il quantum di forza necessario».
Inoltre, L’on. Franco Narducci ha chiesto «che si proceda al varo di una legge organica sulle missioni militari italiane all’estero, sotto l’art.11 della Costituzione, in modo da operare in un quadro definito già preventivamente e che racchiuda tutte le fattispecie ipotizzabili».
«Le missioni di pace che il nostro Paese porta avanti sono contributi di alta civiltà: in Afghanistan siamo impegnati perché «caedant arma togae», per tessere la pace con il filo della giustizia e della libertà. Bisogna ricostruire il sistema istituzionale ed assicurare il corretto svolgimento dell’amministrazione della giustizia» ha sottolineato Narducci.
«In questo quadro l’Italia, nelle missioni estere, propone un modello vincente perché coniuga fermezza e umanità» ha evidenziato il Vice presidente della Commissione esteri Franco Narducci.
Infine Narducci ha dichiarato che poiché «l’Italia opera in ottemperanza al rispetto dei diritti umani e in ambito ONU, rivendichiamo come un merito la partecipazione alle missioni di pace per lo sviluppo di tutti, secondo la linea già espressa dal Governo Prodi, e votiamo a favore del provvedimento in questione pur con i distinguo richiamati dai nostri emendamenti e dai nostri ordini del giorno».
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