«In Afghnaistan non servono rinforzi militari ma diplomatici»
E’ quanto afferma l’on. Evangelisti a seguito delle notizie che giungono da qualche giorno dall’Afghanistan
«All’Afghanistan e ai contingenti dell’Isaf non servono rinforzi bellici ma politici, non servono stratagemmi militari ma negoziali, non servono altri specialisti della guerra ma della diplomazia». E’ quanto afferma l’on. Evangelisti a seguito delle notizie che giungono da qualche giorno dall’Afghanistan.
«Anche se in linea di principio il ministro Frattini ha ragione, quando sostiene che non si devono legittimare i terroristi, la sterile intransigenza e la pressoché completa assenza diplomatica del Governo e degli alleati stanno dimostrando come anche l’Italia rischi di impantanarsi nella palude afgana.
«E’ evidente – prosegue il presidente vicario dell’Italia dei Valori a Montecitorio -, che serve un percorso innovativo nella gestione della missione in Afghanistan. Un nuovo approccio che sappia distinguersi da quello scarsamente efficace finora applicato dagli Usa e dalla Nato e che guardi maggiormente all’azione politica e diplomatica. In questo senso, l’Italia e l’Unione Europea hanno un ruolo naturale e un dovere concreto che non possono essere sottovalutati o trascurati».
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