«Tagli irrazionali cancellano diritto allo studio»
Dichiarazione di Pina Picierno, ministro delle Politiche giovanili del governo ombra
Siamo al fianco degli studenti che si stanno mobilitando in queste ore e sosteniamo le loro giuste rivendicazioni di fronte ai tagli irrazionali del governo, che ipotecano il futuro dei giovani e del Paese.
Ciò che emerge dalla Finanziaria è un vero e proprio massacro sociale.
Dopo aver annunciato di voler porre rimedio al problema dell’edilizia scolastica, il primo atto concreto del governo è quello di sottrarre 22,8 milioni di euro all’edilizia in un Paese nel quale manca il certificato di agibilità statica al 46% delle scuole. Tagli di 11 milioni anche per l’edilizia universitaria.
Dopo mesi di sbandieramento del merito e della qualità fra gli obiettivi della maggioranza, ecco che i dati ci rivelano la verità: tagli di 111 milioni alla scuola media, l’anello debole del sistema formativo italiano, e di 50 milioni al fondo ordinario delle scuole, che saranno più sporche, peggio attrezzate e con meno sostegno ai portatori di handicap e all’integrazione degli studenti migranti.
L’Università, invece, sconterà una riduzione del 26% dei finanziamenti per il diritto allo studio. Inoltre verranno a mancare 40 milioni per le borse di studio e 21 milioni per gli alloggi universitari. Il governo Berlusconi colpisce il diritto allo studio consegnandoci un Paese in cui studiare sarà il privilegio di un’élite.
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