24 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Presidenziali USA

Obama vince il duello Tv

McCain debole su economia e crisi finanziaria

McCain lo sapeva. Questa volta, nel secondo dibattito tv tra lui e Barack Obama, non sarebbe bastato il pareggio. Questa volta bisognava fare di più. Bisognava trarre in errore l'avversario, colpirlo nei suoi punti deboli e sferrare il colpo che l'avrebbe mandato a k.o.. Ma McCain non ha fatto niente di tutto questo, pur sapendo che quella di Nashville, nel Tenessee, era una delle ultime possibilità per rilanciare la sua candidatura in vista del 4 novembre prossimo.

Il dibattito presidenziale, dominato dalla crisi finanziaria, è stato affidato alle domande di un ristretto pubblico di elettori sotto la moderazione dell'anchorman della Nbc, Tom Brokaw. La formula adottata in questo secondo «match» tra i due candidati era quella che prevedibilmente avrebbe avvantaggiato Obama. Entrambi i candidati infatti potevano liberamente muoversi per lo studio, avvicinarsi alla platea popolare che poneva le domande e, come il senatore dell'Illinois è abituato a fare, sedurre la telecamera giocando con gli sguardi, le mani, il corpo.

Diversi i temi trattati. E' stato però il terreno dell'economia quello più accidentato per il senatore dell'Arizona. «Da presidente – promette - ordinerò al Tesoro di rinegoziare i mutui immobiliari a rischio per aiutare i proprietari delle case a fare i pagamenti. E' una mia proposta, non del senatore Obama o del presidente Bush». McCain è consapevole che rinnegare le responsabilità della crisi finanziaria sarebbe inutile nel botta e risposta serrato del dibattito. Così tenta di spostare l'attenzione verso il futuro, scacciando il peso della figura di Bush. Ma non basta, e Obama ne approfitta: «Stiamo vivendo la peggior crisi finanziaria dalla Grande depressione. - attacca il democratico - E' il verdetto finale sul fallimento di otto anni di politica economica promossa dal presidente Bush e sostenuta da McCain».

Per McCain, la responsabilità della crisi «è di coloro che, con l'incoraggiamento di Obama e della sua cricca a Washington, hanno concesso tutti quei prestiti a rischio a gente che non poteva permettersi di restituirli». Obama, non si fa spiazzare dalla stoccata dell'avversario e risponde : «Il maggior problema è stato quello della deregulation del sistema finanziario, sostenuta da gente come McCain che si è sempre vantato di essere un sostenitore della deregulation».

Poi il senatore dell'Illinois, nel penultimo duello televisivo, torna a ribadire le tre priorità del suo programma: l'energia, in modo tale da rendere l'America «indipendente dal petrolio del Medio Oriente»; la riforma dell'assistenza sanitaria; e l'istruzione scolastica. McCain arranca, e cerca di puntare tutto sulla politica etera.

Tra i temi affrontati dai duellanti, infatti, ci sono anche gli scenari internazionali, come i conflitti in Iraq e Afghanistan. Il senatore democratico ha parlato delle motivazioni confuse che si trovano dietro all'invasione in Iraq alle quali il repubblicano McCain ha prontamente ribattuto: «Ha già' dimostrato di non capire nulla di politica estera». Eppure chi non sembra capirci nulla, secondo Obama, sarebbe proprio McCain: «Non ho ancora capito – ribatte il democratico - perché abbiamo invaso l'Iraq quando i responsabili dell'11/9 erano altrove. Bush e McCain hanno commesso un grave errore di giudizio. La guerra ci è già costata 700 miliardi di dollari».

Sebbene Obama abbia cercato di mantenersi costantemente sulla difensiva, preferendo calma e sangue freddo, McCain non è riuscito a capitalizzare l'accenno di aggressività emerso in questo secondo appuntamento tv e pure l'ennesimo attacco sulla presunta inesperienza del suo avversario ha messo in luce l'inefficacia di una carta strategica ormai usurata e poco credibile.

Per i due candidati ora è rimasto un ultimo decisivo duello. Quello in programma il 15 ottobre prossimo nello Stato di New York. Il dibattito più delicato della terna, sia per la prossimità con la data delle elezioni, sia per la tensione che i due candidati accumuleranno fino a quel momento. Tenere i nervi saldi sarà forse la prova più difficile.

G.R.