28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Presidenziali USA

Malan: «McCain o Obama la politica estera americana non cambierà»

«In più di un’occasione Obama ha forse sorpreso molti suoi fan europei mostrandosi più falco del suo avversario repubblicano»

Il senatore del PDL Lucio Malan, presidente della Fondazione Italia-Usa, ha commentato il dibattito fra i candidati alla Casa Bianca Barak Obama e John McCain: «E’ emersa una certezza: chiunque vinca non ci saranno grossi cambiamenti nella politica internazionale degli Usa, con la sola eccezione dell’Iraq, per il quale Obama mantiene una promessa di disimpegno anticipato, ma non certo immediato.

In più di un’occasione Obama ha forse sorpreso molti suoi fan europei mostrandosi più falco del suo avversario repubblicano, ad esempio parlando di incursioni sul Pakistan se necessarie. Entrambi non hanno esitato a definire inaccettabile e aggressivo il comportamento della Russia nei confronti della Georgia, alla quale hanno spalancato le porte della Nato. Obama ha dovuto subire l’accusa di aver inizialmente esitato a condannare la Russia. Entrambi hanno preso le distanze dalla frase del presidente Bush (’Ho guardato negli occhi di Putin e gli ho letto l’anima’).

Obama dicendo che non si deve leggergli negli occhi, ma dargli una forte risposta insieme agli alleati. McCain ha detto invece di aver letto anche lui negli occhi di Putin, e di aver letto le lettere Kgb. Entrambi infine hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere gli alleati e in particolare McCain ha parlato di una lega delle nazioni che condividono il valore della libertà. Credo che il forte legame tra Italia e Usa sarà fondamentale anche nei prossimo quattro anni».