19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Politica estera

Quagliarello: «No all'idea dell'Europa contrapposta all'America»

Lo ha affermato il senatore Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Carta, inaugurando a Washington la quinta edizione del convegno sulle «Nuove Relazioni Transatlantiche»

«Non ci e’ mai piaciuta l’idea di chi vorrebbe l’Europa sull’altro piatto della bilancia planetaria rispetto all’America: quel tipo di equilibrio non ci interessa. Il nostro posto e’ sullo stesso piatto di quella bilancia».

Lo ha affermato il senatore Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Carta, inaugurando a Washington la quinta edizione del convegno sulle ’Nuove Relazioni Transatlantiche’, promosso da Magna Carta in collaborazione con l’American Enterprise Institute. Sulla crisi nel Caucaso, ha sottolineato Quagliariello, «si sono registrate differenze di valutazioni e di sensibilità tra americani e europei. L’Europa e’ stata accusata di essere troppo tenera e remissiva nei confronti di Putin.

Condoleezza Rice ha detto l’altro ieri che ’gli Usa e l’Europa non devono permettere alla Russia di trarre alcun beneficio dall’aggressione della Georgia’. Direi che al di la delle nostre intenzioni e dei nostri sforzi e’ già così. Tuttavia, il vicecapogruppo vicario del PdL, sottolinea anche che «gli Stati Uniti non possono sottovalutare il dato che molti Paesi europei sono stati costretti a fare i conti con la loro dipendenza dal gas russo: il 60 per cento di quello italiano arriva da lì. D’altronde sarebbe inutile gettare la croce addosso agli Stati Uniti per la loro relazione privilegiata con l’Arabia Saudita».

Il problema, ha osservato Quagliariello, «e’ di più largo orizzonte e richiede una grande prova di leadership condivisa e di lungimiranza: il fatto che i combustibili fossili siano oggi il vero motore del fondamentalismo e dell’autoritarismo nel mondo non può più essere considerato un fatto marginale. Oggi combattere per la democrazia e immaginare fonti energetiche alternative sono all’interno di uno stesso panorama strategico».