Evangelisti: «Riforma Gelmini disprezza merito e premia censo»
«Per il centrodestra riformare la scuola significa rispondere agli ordini del ministro Tremonti»
«Facciamo una certa fatica, nonostante gli sforzi, a cogliere nella riforma del ministro Gelmini anche un solo accenno di spirito riformatore come sostiene l’on. Riccardo Migliori. A meno che per il centrodestra riformare la scuola non significhi rispondere agli ordini del ministro Tremonti, ovvero, fare cassa sulla pelle delle famiglie, degli insegnanti e degli studenti italiani» lo dichiara in una nota l’on. Fabio Evangelisti, presidente vicario del gruppo di Italia dei Valori alla Camera.
«La verità è che si sta andando sempre di più verso una depauperamento della scuola pubblica, a tutto vantaggio di quella privata, meglio se confessionale, verso la creazione di una scuola per ricchi e una per poveri che prescinde dal merito, dalle capacità e dall’impegno» aggiunge Evangelisti.
«Da un centrodestra che, un giorno si e l’altro pure, si riempie la bocca di alti concetti quali merito, premialità, innovazione, ci saremmo aspettati una riforma vera, che puntasse a creare una scuola del merito, non una scuola del censo sociale» conclude il presidente vicario del gruppo IDV alla Camera.
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