Scuola, Picierno: «Con Gelmini si torna ad anni '50»
«Le sanzioni nelle scuole per i comportamenti eccessivi ci sono, vanno solo applicate in maniera equilibrata»
«Sara la nostalgia del bel 10 in condotta che troneggiava nella sua pagella, ma davvero non posso credere che un ministro di 35 anni pensi di risolvere i problemi della scuola italiana riportando le lancette dell’orologio agli anni 50!»: lo dichiara Pina Picierno, deputata del Pd, e ministro ombra per le politiche giovanili.
«Le sanzioni nelle scuole per i comportamenti eccessivi ci sono, vanno solo applicate in maniera equilibrata; piuttosto ricorderei al ministro che la riduzione di plessi scolastici e l’aumento del numero degli allievi per classe, non aiutano certo a costruire ambienti tranquilli. Non sono le misure repressive, come il ritorno al voto di condotta, a convincere un ‘bullo’ a diventare un bravo ragazzo».
«Perché un bullo vero, preoccupato di ripetere l’anno proprio non ce lo vedo, e allora l’unico modo che abbiamo per provare a comprendere le varie forme di disagio che segnano il cuore e la testa dei nostri ragazzi è infilarci lì dentro in qualche modo, provare a parlare, a capire, non a giustificare sia chiaro, ma dovremmo fare in modo di coinvolgere, stimolare, aiutare i nostri ragazzi ad essere cittadini attenti e consapevoli».
«In questo senso sarebbe utile incentivare spazi di confronto e di coordinamento nelle scuole aumentando la presenza nei luoghi di programmazione e decisione, attraverso una riforma degli organi collegiali attuali. Insomma, una gestione più partecipata come chiave per ritrovare un’intesa forte con i nostri adolescenti. La democrazia come vero e unico antidoto alle discriminazioni, che è tutto il contrario della bocciatura per la condotta, che ha tanto il sapore di una porta sbattuta in faccia».
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