16 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Napolitano: «Occorre coltivare un dovere della memoria»

Ventotto anni fa la strage di Bologna

È il messaggio inviato ai parenti delle vittime dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione delle celebrazioni dell’anniversario

«Sono trascorsi ventotto anni dalla strage che il 2 agosto 1980 provocò alla stazione di Bologna la morte di ottantacinque persone e il ferimento di oltre duecento. Le immagini di quel crimine così barbaro e vile, che scosse e scuote tuttora nel profondo la coscienza degli italiani, rimangono impresse in modo indelebile nella memoria dell’intero Paese».

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricordato con queste parole, contenute nel messaggio inviato al presidente ‘Associazione tra i familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna’ Paolo Bolognesi, l’anniversario che tristemente segna la storia del nostro Paese.
«Occorre coltivare un dovere della memoria - prosegue il testo del messaggio - che si traduca in una rinnovata ampia assunzione di responsabilità per la difesa dei valori di democrazia, libertà e giustizia».

E la città di Bologna non dimentica. Come ogni anno, ha organizzato un corteo con i Gonfaloni delle città che, partito da Piazza Nettuno ha percorso via Indipendenza fino ad arrivare in Piazza Medaglie d'Oro dove, dopo l’intervento del presidente dell'Associazione familiari delle vittime, è stato rispettato un minuto di silenzio: alle 10,25 in punto, stessa ora che segna ancora l’orologio della stazione.
Poi hanno preso la parola il sindaco di Bologna Sergio Cofferati e il ministro per l'Attuazione del programma di Governo Gianfranco Rotondi.

Per non dimenticare le vittime delle stragi di terrorismo, interno e internazionale, il 9 maggio di quest’anno si è celebrato per la prima volta il ‘Giorno della memoria’, istituito con la legge n. 56 del 4 maggio 2007, simbolicamente fatto coincidere con il giorno dell’assassinio dell'on. Aldo Moro.