Scuola, PRC: «Silenzio della Gelmini sulle dichiarazioni di Bossi»
«L’idea che sottende è chiara: più potere ai dirigenti scolastici»
In una intervista rilasciata al Corriere della Sera di oggi, la ministra addirittura va oltre dichiarando «…al netto di quei termini coloriti, c’è del vero». Più avanti, nell’intervista, riflettendo sulla mancata applicazione dell’autonomia delle scuole, auspica l’abolizione delle circolari ministeriali che potrebbero essere sostituite da provvedimenti ad opera dei dirigenti scolastici – sempre più manager aziendali -; in definitiva non solo si parla di federalismo «radicale», ma di frammentario localismo scolastico, diffuso su tutto il territorio nazionale.
L’idea che sottende è chiara: più potere ai dirigenti scolastici, in una scuola che dismette la sua funzione di comunità educativa per divenire una piccola azienda, con un vero e proprio consiglio di amministrazione.
E’ grave che la ministra ponga la questione dell’utilizzo dei docenti nelle varie aree geografiche, sostenendo che la scarsa qualità del lavoro scolastico e la discontinuità del personale siano gli elementi che caratterizzano la nostra scuola.
La ministra dimentica che ciò che crea discontinuità nelle scuole, con pesanti ricadute sulla didattica, è che più del 50% delle cattedre è affidato a precari che, malgrado loro, ogni anno devono affrontare la trafila delle graduatorie e quindi la scelta della sede di lavoro. Proporre incentivi per restare stabili almeno cinque anni è una semplificazione un po’ demagogica dei problemi; la priorità é l’assunzione di tutti i docenti precari a copertura di tutti i posti vacanti disponibili.
Gennaro Loffredo dipartimento nazionale Scuola e Formazione Prc
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