Intel, alcuni processori sono fallati: a rischio milioni di dati
Intel ha definito "non corrette" le notizie che parlano di un "bug" o di una "falla" unicamente nei suoi prodotti

ROMA - Il gigante dei microchip Intel ha ammesso una vulnerabilità che potrebbe permettere agli hacker di accedere ai dati conservati nei più moderni sistemi dei computer. Ma, a suo dire, i rischi sono minimi. Il produttore americano nel suo comunicato ha tuttavia precisato che la "falla" non riguarda solo i prodotti di Intel, ma anche dei suoi concorrenti.
Intel ha definito "non corrette" le notizie che parlano di un "bug" o di una "falla" unicamente nei suoi prodotti. "Sulla base delle analisi al momento molti tipi di apparati - con differenti marche di processori e sistemi operativi - sono suscettibili a questi fatti" recita il comunicato. "Intel ritiene - continua - che questi fatti non abbiano la potenzialità di corrompere, modificare o cancellare i dati». La compagnia ha inoltre affermato di sta lavorando con i rivali, AMD e ARM Holdings, e con i produttori di sistemi operativi per "sviluppare un approccio valido per tutta l'industria in modo da risolvere il problema rapidamente e costruttivamente".
Il numero uno del produttore Brian Krzanich ha detto alla CNBC che "basicamente tutti i moderni processori per tutte le applicazioni" usano il processo definito "access memory" che è stato sviluppato dai ricercatori di Google e tenuto confidenziale mentre le compagnie lavorano a trovare un rimedio al problema. Questa settimana alcuni ricercatori nel settore della sicurezza dei computer hanno tuttavia chiarito che ogni correzione, che dovrebbe essere gestita da un software, potrebbe rallentare i sistemi dei computer probabilmente del 30 per cento o più. Intel ha tuttavia detto che queste preoccupazioni sono esagerate. "Contrariamente ad alcune notizie, ogni impatto sulla performance è dipedente dal carico di lavoro e, per l'utente medio di computer, non dovrebbe essere significativo oltre a essere mitigato nel tempo".
Ieri Tatu Ylonen, un ricercatore sulla sicureza della SSH Communications Security, ha notato che la falla potrebbe permettere agli hacker di accedere a dati privati, tra i quali password, dati bancari e informazioni codificate e classificate. La patch per chiudere la falla sarà "efficace", ma sarà complicato fare in modo che tutti i network e tutti i servizi cloud vengano aggiornati, ha detto ancora Ylonen. "Ci sono - ha spiegato - migliaia di piccoli provider cloud e tutti dovranno essere aggiornati".
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