GammaDonna, quell'evento tech che rende famose le donne
Molte vincitrici del Premio Nazionale per l’Imprenditoria Femminile e Giovanile organizzato da GammaDonna hanno avuto una forte risonanza dopo aver partecipato all'evento
TORINO - Quando ti occupi di impresa e di innovazione, partecipare agli eventi è una pratica a cui non puoi mai sottrarti. Da parte la questione mondana (con annessi buffet e aperitivi da far crogiolare le papille gustative): il vero plus sta nel network e in quelle attività di brain storming, magari anche un po’ inconsapevoli, che ti trovi a fare con un invitato e l’altro. Così, alla fine della giornata, hai sempre recuperato quel numero di telefono che potrà servirti. E parlato di progetti che, per un imprenditore in corsa, sono sempre una manna dal cielo.
L’importanza di fare networking
Ed è così che io e Valentina Parenti, CEO di Valentina Communication e co-fondatrice dell’Associazione GammaDonna, ci troviamo a parlare del più e del meno, di possibili collaborazioni e partnership. Oltre a colleghe siamo anche amiche. Lei, insieme a suo padre Mario e al fratello Marco, tiene in piedi da diversi anni l’evento GammaForum, il Premio Nazionale per l’Imprenditoria Femminile e Giovanile. Un evento che - diciamolo - sa il fatto suo anche perchè Valentina e il suo team formidabile sanno fare un’ottima comunicazione (cosa che non tutte le startup sanno fare bene, ahimè). «Sai - mi dice Valentina - mi sono trovata a fare una ricerca e ho scoperto che molte donne imprenditrici, dopo aver partecipato a GammaDonna, hanno ottenuto un sacco di visibilità. E’ una cosa che mi rende molto fiera». E si vede, le brillano gli occhi. In effetti, soprattutto se penso all’ultima edizione, non posso che darle ragione. Abbiamo fatto man bassa di notizie, e dopo l’evento al Sole 24 Ore a Milano, che ha decretato le vincitrici, alcune di loro hanno goduto di una risonanza pazzesca. Non che non lo fossero già prima (il team di GammaDonna sceglie solo imprenditori super qualificati), ma forse - diciamo - in pochi lo sapevano.
Il successo di Mary Franzese
Io e Valentina continuiamo a camminare sotto una leggera pioggerellina passando accanto agli antichi palazzi di una Torino ormai inghiottita dalla notte: «Pensa a Mary Franzese - le dico - . Da quando ha partecipato a GammaForum, è diventata quasi una ‘star’. Adesso è stata selezionata anche tra le 12 donne in gara per l’EU Prize for Women Innovators 2017. E partecipa come speaker a tantissimi eventi». Valentina annuisce e, in realtà, anche se Mary ha vinto il Premio Giuliana Bertin Communication Award 2016, ideato da Valentina Communication all’interno di GammaForum, alla fine è lo stesso GammaDonna ad averla, in qualche modo, aiutata a prendere il volo. Ovviamente di fondamentale importanza è stata la sua bravura. Ma la vera differenza è stato il modo in cui questa è stata comunicata. La sua è una bella storia, quella di Mary, co-founder di Neuron Guard, startup biomedicale, che sviluppa un sistema integrato di protezione cerebrale per pazienti con ictus, trauma cranico grave e arresto cardiaco. Lei, alle startup, neppure ci pensava. Poi Neuron Guard le ha cambiato la vita, quasi per caso. E lei è una di quelle brave, perchè Valentina e i suoi le scelte le sanno fare bene.
Il successo di Mariarita Costanza
«Sì, e poi c’è anche Mariarita Costanza - continua Valentina -. Mi ha sempre detto che in qualche modo il GammaDonna ha segnato profondamente la sua storia». Già, perchè Mariarita e la sua azienda Macnil, nel 2014, furono selezionate tra le finaliste a GammaDonna e dopo pochi giorni l’imprenditrice fu invitata a partecipare alla trasmissione televisiva Porta a Porta dove venivano messe a confronto imprese che avevano fatto innovazione e quindi avuto successo e aziende che erano rimaste indietro e quindi avevano fallito. Da lì, Mariarita e la sua impresa hanno avuto un eco mediatico esponenziale, tanto che lei fu chiamata a partecipare come giudice al programma televisivo per startup SharkTank. E poi la sua società, Macnil, tra le altre cose, è stata acquisita anche dal Gruppo Zucchetti. Coincidenze? Forse non proprio. Dietro la fatica, l’impegno, la passione. Che sarebbero rimaste forse nell’ombra se i media non avessero dato quel rilievo. Che poi è partito anche da GammaDonna.
La storia continua
Io e Valentina ci guardiamo. Lei soddisfatta di aver creato un evento così bello (che quest’anno arriva alla nona edizione) e io felice di aver collaborato con lei per la sua diffusione mediatica. Forse qualcosa bolle in pentola, perchè, in fondo, noi siamo comunicatrici dalla nascita. Ma questa è un’altra storia. E magari ve la racconto la prossima volta.