18 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Intervista a Mariarita Costanza

Costanza (Macnil): «Open innovation è amare la propria idea e volere sempre il meglio»

La storia di Mariarita Costanza, fondatrice di Macnil - Gruppo Zucchetti. La storia di una donna che con passione, impegno e coraggio ha portato un'azienda all'apice del successo e ha fatto open innovation.

Questo è il secondo appuntamento dedicato all'approfondimento dell'open innovation realizzato in collaborazione con l'associazione GammaDonna in vista dell'ottavo Forum Nazionale dell'Imprenditoria Femminile e Giovanile.

Leggi l'intervista a Mario Parenti, presidente dell’Associazione GammaDonna »

GRAVINA DI PUGLIA - Una storia fatta di passione, di impegno, di ambizione e di coraggio quella di Mariarita Costanza. Ingegnere elettronico, imprenditrice e madre che ha fondato Macnil - Gruppo Zucchetti, azienda informatica, elettronica e di telecomunicazioni specializzata in soluzioni satellitari. Una carriera iniziata 16 anni fa dopo una laurea in Ingegneria Elettronica e grazie all’attuale socio e marito con il quale ha fondato un’azienda diventata ormai leader nel settore che oggi, solo a Gravina di Puglia, conta ben 34 dipendenti con competenze che spaziano dall’informatica all’elettronica, dalle scienze umanistiche al marketing. Mariarita Costanza, che ha anche partecipato al programma televisivo per startup SharkTank, farà parte della giuria durante il Forum sull’imprenditoria giovanile e femminile organizzato dall’associazione GammaDonna e in programma a Milano il 10 novembre prossimo. La sua è una vera storia di open innovation.

Tutto da una tesi di laurea
E pensare che tutto è iniziato nel mondo della messaggistica: «Il primo grande traguardo - ci racconta Mariarita - è stato diventare fornitore di Telecom Italia al quale abbiamo iniziato a fornire i nostri servizi di messaggistica sviluppati dopo la mia tesi di laurea. Un’opportunità che ci ha permesso di migliorarci e di accedere ai dei mercati e a delle opportunità che non avevamo mai considerato». Una strada tutta in salita perché le numerose porte che si aprono di fronte a Mariarita e al suo team la portano nel mondo delle soluzioni satellitari. «Quando ci hanno proposto di sviluppare delle soluzioni satellitari abbiamo fatto letteralmente un salto nel vuoto - continua Mariarita -. Non sapevamo molto di quel mercato, ma abbiamo deciso di rischiare lo stesso. Del resto la propensione al rischio è una delle caratteristiche principali dell’imprenditore. Non sapevamo che in quel momento sarebbe cambiata completamente la nostra vita professionale. E in bene».

Il valore dell’open innovation
Già, perché dopo, nel 2014, arriva il Forum dell’Imprenditoria Femminile e Giovanile di GammaDonna dove Mariarita e la sua azienda vengono selezionate tra le finaliste. Un evento che segna profondamente la storia di Macnil: «Qualche giorno dopo sono stata inviata a partecipare alla trasmissione televisiva ‘Porta a Porta’ dove venivano messe a confronto imprese che avevano fatto innovazione e quindi avuto successo e aziende che erano rimaste indietro e quindi avevano fallito - continua Mariarita -. Dopo quella partecipazione siamo stati contattati da numerosi giornali e ha iniziato a spargersi la voce di ciò che stavamo facendo». Il grande traguardo arriva con la telefonata del Gruppo Zucchetti che si dice pronto ad acquisire Macnil: «Non eravamo pronti, non avevamo mai pensato di poter fare un passo del genere - dice Mariarita - ma quando ami la tua idea a tal punto che vuoi solo il meglio per lei, capisci che, in realtà, è questo il vero grande risultato. Abbiamo dovuto decidere in fretta. Sapevamo che sarebbe cambiata per sempre la nostra vita e così è stato».

Già, perché l’open innovation, in qualche modo, apre le porte, e scusate il gioco di parole. E lo fa a 360 gradi: «Open innovation è anche pensare in modo lungimirante, fare ricerca, aprirsi - dice Mariarita -. Trovare quell’esatta esigenza, buttarsi a capofitto cercando di diventare leader in quel settore. Dare importanza al cliente che diventa l'unico vero capo dei servizi che siamo in grado di offrirgli. Open innovation è fidarsi di quel qualcuno che può fare qualcosa in più per la tua idea sempre col fine di portarla all’apice. Come è accaduto a noi. E noi siamo fieri di aver scelto di stare col Gruppo Zucchetti perché ci ha permesso di diventare quello che siamo oggi».

La Murgia Valley
Ma Mariarita è anche una donna che ha creduto nel suo territorio, nel Sud Italia, dove - diciamolo - le opportunità non sono sempre così tante. Eppure, la sfida, quella di rimanere a casa e di puntare tutto su quelle radici. E farlo ancora oggi. «C’è un bisogno di riscatto nella nostra terra - racconta ancora Mariarita -. E’ per questo che il nostro grande obiettivo è quello, insieme ad altre aziende, di creare la Murgia Valley, un polo tecnologico e innovativo per tutti i giovani imprenditori ai quali possiamo trasmettere tutto il nostro sapere e la nostra esperienza. Per fare in modo che quelle idee geniali che non riescono a trovare la via giusta per arrivare sul mercato, lo possano fare. Io amo dire che non è il territorio a fare l’uomo, ma l’uomo a fare il territorio. E anche questa è open innovation».