24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
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Industria 4.0, dalle nuove misure del governo all'Open Innovation

Tante le occasioni per imprese e startup: dagli incentivi quali i super e iperammortamenti e il credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, fino alle detrazioni fiscali del 30% per gli investimenti in startup

MILANO - Industria 4.0, la rivoluzione che rende il digitale protagonista dello sviluppo delle imprese, è uno dei temi al centro della nuova legge di bilancio per il 2017. Tante, infatti, le occasioni per imprese e startup: dagli incentivi quali i super e iperammortamenti e il credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, fino alle detrazioni fiscali del 30% per gli investimenti in startup. La nuova legge di bilancio prevede, ad esempio, che il nuovo socio, persona fisica o impresa, che entra nel capitale di una startup, possa «scontare» dalle proprie tasse un terzo della somma versata.

Imprese e ricerca
«Una misura che avrà un impatto significativo in termini di innovazione e sviluppo delle nostre imprese manifatturiere - spiega Pierantonio Macola, Presidente di SMAU. - Le startup innovative e gli spin-off rappresentano, da questo punto di vista, una formidabile occasione per allacciare un nuovo rapporto tra il mondo delle imprese e il mondo della ricerca. Le startup consentono, infatti, alla ricerca di uscire dall’ambito accademico, e si fanno portatrici di innovazione verso l’impresa. L'Italia deve puntare sul fatto di essere un laboratorio privilegiato a livello internazionale in ambito Open Innovation e su una nuova modalità di collaborazione a rete, che si sostituisce al vecchio distretto industriale e prescinde dal territorio di appartenenza, ma facilita il rapporto fra l’impresa, che ha competenza, mercato, finanza, e le startup innovative, che portano in dote conoscenza, ricerca e innovazione».

L’importanza dell’Open Innovation
Un modello, quello dell’Open Innovation, già realtà per molte aziende di grandi dimensioni: i dati dell’Osservatorio, infatti, sottolineano come, sebbene ci siano già segnali di interesse da parte delle micro imprese e delle PMI verso il mondo delle startup, il 60% degli investitori siano large corporate, con un giro d’affari di oltre 50 milioni di euro. Ne è un esempio Electrolux, azienda leader globale nel settore degli elettrodomestici e delle apparecchiature per uso professionale, che ha implementato già da alcuni anni il modello Open Innovation, mediante una strategia globale guidata dal team di Lucia Chierchia, Open Innovation Director del gruppo svedese. Il ruolo del team è «fare da ponte» tra ecosistemi esterni di innovatori e tutte le funzioni aziendali. «La sfida consiste nell’andare oltre la rete di player esterni con cui già interagiamo – spiega Chierchia - catturando soluzioni innovative in quelli che possiamo chiamare gli "ecosistemi non tradizionali", dove vivono persone brillanti con differenti background».