Legge di Bilancio 2017, le nuove norme per attrarre investitori
La Legge di Bilancio 2017 introduce nuove disposizioni particolarmente allettanti per le startup e le PMI innovative.

ROMA - Il 2017 potrebbe essere l’anno di svolta, qui in Italia, per ciò che attiene al panorama dell’innovazione e delle startup. I presupposti sono positivi visti gli investimenti fatti nel corso del 2016, praticamente raddoppiati rispetto all’anno scorso. Un trend di crescita che potrà essere incrementato e spalleggiato anche dalla Legge di Bilancio 2017 che, quanto, a PMI e startup innovative contiene non poche novità interessanti. Dall’esonero dell’imposta di bollo, alla detrazione Irpef per gli investimenti effettuati da persone fisiche che è passata al 30%. Insomma, tutto sommato, una buona inversione di tendenza.
Le nuove opportunità per le imprese innovative
1. Nuova modalità di costituzione: esonero dall’imposta di bollo
2. Incentivi agli investimenti in startup e PMI innovative elevati al 30%
3. Cerdito d’imposta R&S elevato al 50% anche per intra-muros
4. Nuovo visto per chi investe in Italia: oltre 1 milione, 500mila in startup innovative
5. Rinnovo super-ammortamento, introduzione iper-ammortamento per beni strumentali
6. Startup sponsor: cessione perdite startup a società quotate
Credito d’imposta R&S
L’aliquota dell’incentivo, in precedenza pari al 25% delle spese incrementali rispetto alla media del triennio precedente, viene portata al 50%, sia per le spese intra-muros che extra-muros. L’importo massimo agevolativo viene portato da 5 a 20 milioni di euro. Sono ora ricomprese nell’agevolazione anche le imprese che operano in Italia in base a contratti di committenza con imprese residenti o localizzate all’estero (es. multinazionali). Cambiano anche i programmi di sviluppo che possono prevedere la realizzazione di progetti di R&S i quali possono essere realizzati in tutto il territorio nazionale e riguardare lo svolgimento di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione dell’organizzazione e innovazione di processo.
Sostegno agli investimenti
La persona fisica o l’impresa che entra nel capitale di una startup potrà dedurre dalle proprie tasse un terzo della somma versata nell’aumento di capitale. In questo senso la Legge di Bilancio 2017 dà una mano concreta a tutte le imprese innovative che, in quanto tali, sono sempre alla ricerca di nuovi investimenti. Parliamo di una detrazione del 30% Irpef per gli investimenti effettuati dalle persone fisiche (prima era al 19%) e di una deduzione del 30% dall’imponibile Ires per gli investimenti effettuati da persone giuridiche, per un tetto massimo che passa da 500mila a oltre 1 milione di euro. Con la Legge di Bilancio 2017, inoltre, viene introdotto un iper-ammortamento del 250% su beni materiali e immateriali (software) funzionali alla trasformazione digitale delle imprese in chiave Industria 4.0. L’agevolazione è prevista per tutte le imprese (neutralità settoriale) e si attiva automaticamente in fase di redazione dei bilanci aziendali.
Il visto per l’investimento
Le Legge di Bilancio 2017, inoltre, prevede una nuova tipologia di visto, della durata di due anni, per i cittadini non-UE che intendono investire:
- almeno 2 milioni di euro in titoli di Stato italiani
- almeno 1 milione nel capitale azionario di un’impresa residente in Italia
- almeno 500mila euro in una startup innovativa iscritta nella sezione speciale del Registro delle Imprese
- almeno 1 milione in un’iniziativa filantropica (cultura, istruzione, gestione dei migranti, ricerca scientifica, restauro beni culturali).
L’investimento deve essere effettuati entro 3 mesi dall’emissione del visto e mantenuto per tutta la sua durata.
Regime fiscale forfettario per neo-residenti
La Legge di Bilancio 2017 modifica il Testo Unico delle imposte sui redditi (TUIR), introducendo un nuovo regime fiscale opzionale per chi trasferisce la propria residenza in Italia. Cittadini, anche italiani, che non sono stati residenti per almeno 9 degli ultimi 10 anni, possono optare per una tassazione sostitutiva a carattere forfettario su tutti i redditi prodotti al di fuori del territorio nazionale. L’imposta è pari a 100 mila euro annui – più 25 mila per ogni familiare al seguito – da versare in un’unica soluzione. Si applica anche sulla tassa di successione (valida solo sui beni localizzati in Italia) e sui trasferimenti (rimesse) da Paesi esteri, non tassati. L’opzione è valida per 15 anni e viene concessa a seguito di una speciale procedura di ruling. Decade in caso di inadempienza, ed è possibile interromperla, anche solo per i redditi prodotti in alcuni Paesi, in qualsiasi momento.
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