29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
agricoltura 4.0

La serra hi-tech che studia le piante del futuro

I ricercatori di Enea stanno studiando, anche con l’utilizzo dell’elettronica organica (OLED), gli effetti di questo tipo di ambiente sulla crescita e sulle qualità nutrizionali delle piante

MILANO - Una serra hi-tech, dotata di un innovativo sistema di illuminazione a LED per studiare il comportamento delle piante in ambienti chiusi e sotto stress. È quanto stanno sperimentando i ricercatori del Centro di Ricerche ENEA di Portici, nell’ambito del progetto di ricerca pubblico privato Tripode, con l’obiettivo di riuscire a coltivare anche in ambienti privi delle caratteristiche fondamentali per la crescita, come i luoghi chiusi (ad esempio, all’interno dei fabbricati) ed estremi (ad esempio, nelle navicelle spaziali).

Coltivazioni per alta quota
Nello specifico, i ricercatori stanno studiando, anche con l’utilizzo dell’elettronica organica (OLED), gli effetti di questo tipo di ambiente sulla crescita e sulle qualità nutrizionali delle piante. La serra hi-tech riesce a ricreare un microcosmo in laboratorio, riproducendo fedelmente l’ambiente ipogeo (sotterraneo) ed epigeo (aereo) della pianta, ed è utile per ricerche in numerosi campi della biologia come, ad esempio, la fisiologia, la patologia e la parassitologia vegetale, l’ecofisiologia, l’ecotossicologia, l’ecologia tellurica. Il sistema è dotato di un innovativo sistema di illuminazione a LED che consente una coltivazione «di precisione», in grado, cioè di fornire alle piante luce con lunghezze d’onda selezionate invece dell’intero.

La serra hi-tech giapponese
I ricercato dell’Enea non sono gli unici a sperimentare forme di coltivazione innovativa. Nei prossimi mesi sarà inaugurata in Giappone l’azienda Vegetable Factory, la prima serra automatizzata dove a lavorare non ci sarà neppure l’ombra di un uomo, ma solo robot. In quello che sarà il futuro dell’agricoltura hi-tech la lattuga sarà coltivata in una serra verticale di circa 3500 metri quadrati, illuminata da luci LED. Fin qui niente di nuovo. La vera svolta, tuttavia, sta nell’assenza dei contadini. A prendersi cura delle piantine, infatti, ci saranno dei nastri trasportatori dotati di braccia mobili: semina a parte (qui i contadini potranno ancora sbizzarrirsi) i nastri si occuperanno di ogni fase della crescita fino alla raccolta. Nella serra verrà ricreato un ambiente ideale per produrre una verdura di qualità. Nello specifico, la lattuga coltivata dai robot conterrà maggiore quantità di beta carotene e sarà priva di pesticidi ed erbicidi, promette Spread.