29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
indagine di blablacar

Ci fidiamo più della community che dei colleghi: è la nuova fiducia online

Gli intervistati dichiarano di avere livelli di fiducia più alti nelle persone che appartengono alle community di cui anch’essi fanno parte rispetto a quanta ne abbiano in contatti come i colleghi e i vicini di casa

La fiducia nelal community
La fiducia nelal community Foto: Shutterstock

PARIGI - Ci fidiamo più degli appartenenti alla nostra stessa community che dei nostri colleghi o vicini di casa. Del resto siamo un Paese che condivide. Che sia una casa, un’auto o uno spazio culturale: abbiamo abbracciato senza misura la sharing economy e abbiamo ampliato la nostra fiducia nei confronti di chi divide con noi l’auto, una stanza del proprio appartamento o un tavolo imbandito di prelibatezze. E lo confermano gli studi. Un report pubblicato dalla New York University Stern School of Business e da BlaBlaCar, la piattaforma per i viaggi in auto condivisi più grande al mondo, svela proprio la portata e gli effetti dellavfiducia interpersonale che il digitale ha permesso di sviluppare online. Entering the Trust Age è firmato da Arun Sundararajan, professore della NYU Stern e autore dell’atteso libro The Sharing Economy (in uscita negli Stati Uniti il prossimo 10 giugno), e da Frédéric Mazzella, fondatore di BlaBlaCar. Il report analizza i dati ottenuti da un’indagine condotta su 18.289 viaggiatori in carpooling in 11 Paesi europei 1 e riflette su come le persone possano creare online una fiducia profonda le une nelle altre anche senza essersi mai incontrate di persona.

Il capitale della fiducia online
L’88% degli europei ha maggiore fiducia in un utente della community di BlaBlaCar che abbia un profilo completo rispetto a colleghi, vicini di casa e contati sui social media. Il dato arriva all’89% se si parla di italiani. Grazie alla loro struttura, le piattaforme di condivisione online hanno reso possibile lo sviluppo della fiducia interpersonale su di una scala senza precedenti, permettendo alle persone di accumulare un ‘capitale di fiducia’ inimmaginabile fino a pochi anni fa. In passato, due individui avevano la necessità di incontrarsi e interagire più volte tra loro prima di potersi fidare reciprocamente. Oggi internet permette a ognuno di accumulare feedback da molte persone diverse a seguito di singole interazioni con ciascuna di loro: è così che un individuo può creare il proprio ‘capitale di fiducia’, ed è così che oggi una persona può decidere se riporre fiducia in un’altra semplicemente leggendone il profilo online, anche se in passato tra le due non ci sia mai stato un contatto diretto. Questo consente di sbloccare immense opportunità di collaborazione tra gli individui: la fiducia online non è più limitata ad ambiti come l’ecommerce, in cui aveva iniziato a prendere forma negli anni Novanta, ma diventa centrale in interazioni ad alto coinvolgimento esperienziale come la condivisione dei viaggi in auto o l’ospitalità a breve termine.

La fiducia online fa bene all’economia e alla società
Entering the Trust Age rivela anche che la fiducia tra utenti promossa all’interno una singola piattaforma ha una ripercussione positiva su tutta la sharing economy: quasi la metà degli intervistati (48%) sostiene che condividere i propri viaggi in auto con BlaBlaCar li abbia resi più aperti nei confronti delle altre persone; e quanti hanno già condiviso viaggi in auto sono fino a 3 volte più propensi a provare altre opportunità dell’economia condivisa. «Finalmente la fiducia online sta dimostrando i suoi effetti positivi sulle interazioni ad altro coinvolgimento esperienziale - commenta Arun Sundararajan -. La fusione tra digitale e reale ha le sue radici in queste infrastrutture di fiducia che possiamo ritenere ancora in una fase emergente. Inoltre, consente alle persone di avere opportunità di scambio prima inimmaginabili, ridisegna le nostre connessioni e pone le basi sulla futura organizzazione dell’attività economica mondiale». Frédéric Mazzella aggiunge: «La fiducia online è per la fiducia interpersonale quello che l’invenzione del telefono è stato per la comunicazione umana. Il telefono ha improvvisamente reso possibile alle persone comunicare con tutti istantaneamente; allo stesso modo, la fiducia digitale permette agli individui di poter condividere il proprio capitale di fiducia con tutti e con effetti istantanei. La fiducia online è dirompente sia nella sua portata che nella sua immediata disponibilità». Gli autori di Entering the Trust Age concludono il report con una previsione. Se gli individui rafforzano la propria fiducia gli uni negli altri attraverso interazioni economiche e sociali che si sviluppano a partire dalle piattaforme online, il livello di fiducia complessivo all’interno della società crescerà e aprirà la strada a una nuova era: l’Era della Fiducia.