29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
dal polsino della giacca

Da Google e Levi's un giubbotto che controlla lo smartphone

Tramite un dispostivo sul polsino del giubbotto l'utente può controllare il proprio smartphone, fare chiamate, ascoltare messaggi o musica. Il giubbotto smart potrebbe essere disponibile nel 2017

ROMA - Immaginate di poter controllare il vostro smartphone senza estrarlo necessariamente dalle tasche, ma utilizzando il vostro giubbotto come fosse un display. E’ la nuova trovata di Google in partnership con Levi’s: i due colossi hanno partorito, infatti, un giubbotto che si può collegare allo smartphone di chi lo indossa per rispondere alle telefonate, scegliere le canzoni da ascoltare o ricevere indicazioni sulla strada da seguire.

Controlli lo smartphone con il giubbotto
Il giubbotto si chiama Project Jacquard è stato sviluppato da Advanced Technology and Projects (ATAP), la divisione di Google che si occupa dei progetti più innovativi dell’azienda, mentre Levi’s si è occupata del design e dei materiali. L’obiettivo è quello di consentire soprattutto ai ciclisti di controllare lo smartphone senza estrarlo dalle tasche, riducendo il rischio di incidenti in strada, soprattutto nei luoghi affollati. Il progetto prevede di inserire sul polsino del giubbotto un dispositivo che resta collegato via Bluetooth allo smartphone: in questo modo le notifiche ricevute vengono gestite direttamente da questo dispositivo anche se il telefono rimane nelle tasche del giubbotto. Come uno smartwtach, solo meno invadente e con funzioni più limitate.

Sul mercato nella primavera del 2017
Il dispositivo-polsino può essere estratto dalla manica del giubbotto facilmente per ricarica o per consentire il lavaggio in lavatrice. E’ facile da usare e in base al modo in cui viene toccato consente di effettuare chiamate, avviare la lettura di sms tramite auricolare, ricevere indicazioni stradali, ascoltare musica e cambiare canzoni. Il progetto è ancora in fase di sperimentazione, ma è aperto agli sviluppatori che intendano realizzare altre applicazioni compatibili con il giubbotto. Secondo le previsioni potrebbe essere disponibile per il mercato a partire dalla primavera del 2017. L’obiettivo futuro è quello di creare sempre più indumenti o oggetti wearables che possano permetterci un domani di restare collegati a Internet senza necessariamente l’uso dello smartphone. Il centro di controllo sarà il bottone, strumento che potrà facilmente controllare tutti i sensori installati all’interno del tessuto. Quello che è l’oggetto che più utilizziamo nella nostra quotidianità è destinato a scomparire?