Facebook ci pagherà per pubblicare i nostri post?
Gli utenti Facebook potrebbero guadagnare con i propri post un po' come accade per i video di Youtube. Il sondaggio di Mark Zuckerberg

ROMA - Gli utenti potrebbero essere pagati per scrivere su Facebook. Il condizionale qui è d’obbligo, considerando che le indiscrezioni su Mark Zuckerberg e company sono all’ordine del giorno e che, di fatto, la notizia arriverebbe da un sondaggio apparso online e ripreso dalla testata The Verge. Del resto, Facebook non naviga proprio in acque troppo tranquille, dato che gli utenti sembrano aver perso l’abitudine di postare frasi personali sul social network dirigendosi su altri lidi, diciamo, più privati.
Facebook paga gli utenti che scrivono
L’ipotesi di pagare gli utenti per scrivere su Facebook, quindi non pare essere un’indiscrezione poi così campata per aria. Il sondaggio relativo avrebbe chiesto a una cerchia ristretta di utenti quale opzione avrebbe scelto per promuovere una causa o guadagnare denaro sfruttando la presenza online. Tra le varie proposte un barattolo virtuale, il «tip jar», dove i fan possono versare denaro come accade nei salvadanai dei nostri bar, il «Branded Content» con cui ricevere denaro quando posti dei marchi con cui hai un accordo di sponsorizzazione, lo «Sponsor marketplace» per la sponsorizzazione personale e la donazione che consente ai nostri fans di donare denaro presso un’associazione o centro di beneficienza da noi consigliato. La vera chicca che, tuttavia, potrebbe ingelosire molti è la possibilità di prevedere un «Call to action botton» nei post, ovvero un pulsante che spinga ad acquistare i biglietti di un evento o iscriversi a un servizio. E, infine, per non deludere nessuno, il «Revenue sharing» che permetterebbe di ricevere una parte degli introiti pubblicitari guadagnati dai nostri post.
Facebook come Youtube
Insomma, sulle orme di YouTube che, di fatto, ha basato il suo successo proprio sulla condivisione degli introiti, la possibilità di guadagnare su Facebook potrebbe cambiare per sempre il mondo dei social network, facendo diventare un vero e proprio mercato virtuale. Un po’ come accade, appunto, su YouTube dove sono nate delle vere e proprie stars che guadagnano migliaia di euro al mese in base alle visualizzazioni dei propri video: possono chiedere direttamente una partnership al sito portando in dote l’alto numero di iscritti al canale oppure affidarsi a dei network che agiscono proprio come degli agenti di spettacolo. Di fatto, ciò che accade è che YouTube paga chi posta video sulla piattaforma e genera introiti.
Perché Facebook ha stancato gli utenti
La mossa si mark Zuckerberg potrebbe quindi rivelarsi geniale, soprattutto dopo gli ultimi dati che vedono una diminuzione delle condivisioni e dei post personali su Facebook. Su Facebook, ormai ci sono tutti. Se qualche anno fa era uno strumento utilizzato prettamente tra giovani e nuove generazioni (tutt'al più si poteva reincontrare l'insegnate delle scuole superiori) oggi non ci spaventiamo più di trovare mamme, papà e, addirittura nonni. Segno di una società che, nonostante tutto, si è modellata alla digitalizzazione del sistema. Facebook non è più uno strumento solo per "esperti del settore", ma è luogo di incontro di qualsiasi genere e specie, anche commerciale. Ed è così che i nostri datori di lavoro sono anche diventati i nostri amici di Facebook, mettendo al bando ogni tipo di distanza che dovrebbe intercorrere tra un dipendente e un capo. Sarà forse per tutti questi motivi che non ci interessa far saper al mondo che ci siamo fatti l'ultimo tatuaggio, oppure siamo ancora in piedi alle 3 di notte prima di una lunga giornata di lavoro?
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