28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Non è fantascienza

Stampa 3D, si potranno creare anche orecchie e muscoli umani

Attualmente la «mescola» di sostanze biodegradabili permette di creare tessuti simili alla cartilagine. Alcuni tessuti sono già stati impiantati su topi di laboratorio con successo.

LOS ANGELES - Pezzi di ricambio per il corpo umano da stampare direttamente in 3D grazie alle tecnologie di ultima generazione. Non staremo un poco esagerando con l’evoluzione e la fantascienza? Non sono di certo di questa idea i ricercatori della Wake Forest University in North Carolina che hanno messo a punto una stampante 3D in grado di creare organi, tessuti e ossa che potrebbero, in linea di massima, essere inseriti in un corpo umano. La «macchina» futuristica si chiama Integrated Tissue and Organ Printing System (ITOP) e promette di essere una delle stampanti più importanti nei prossimi decenni.

Come funziona
La stampante 3D della Wake Forest University lavora con i cosiddetti idrogel, delle soluzioni acquose che contengono cellule umane, inizialmente arricchiti con altri materiali biodegradabili per migliorare la precisione di stampa. Di fatto la stampante per «ricambi umani» funziona come le stampanti 3D tradizionali. Un computer controlla il dispositivo impartendo le istruzioni per scavare e incidere strati successivi del materiale grezzo, un po’ come fosse uno scultore alle prese con un blocco di marmo. «Queste nuove stampanti rappresentano un passo avanti per la fabbricazione di tessuti stabili, di scala umana e di qualsiasi forma. Con le dovute evoluzioni, questa tecnologia potrebbe esser potenzialmente utilizzata per stampare tessuti e organi per impianti chirurgici», ha detto a Nature Biotechnology Anthony Atala, direttore della Wake Forest Institute.

Impianto nei topi
Per il momento i ricercatori della Wake Forest University hanno creato - attraverso la stampante 3D - orecchie, mandibole e muscoli che sono stati impiantati con successo su topi di laboratorio. Attualmente viene utilizzata una mescola di sostanze biodegradabili per forme e il prodotto immediatamente più vicino ad applicazioni cliniche è la cartilagine perché non è molto vascolarizzata come ossa e muscoli. L’impianto sugli esseri umani in carne e ossa è ancora lontano, ma gli scienziati sono lungimiranti e hanno impartito alla stampante anche l’ordine di creare, negli oggetti prodotti, gli alloggiamenti per i vasi sanguigni che nutriranno i tessuti una volta impiantati nell’organismo.