19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
La conferma del CERN

«Particella è il Bosone di Higgs»

A darne conferma è lo stesso centro europeo di fisica a Ginevra che ha diffuso oggi un comunicato ufficiale, nel corso degli «Incontri di Morion», alla Thuile, prima conferenza di fisica dell'anno

GINEVRA - Le ultime analisi della particella scoperta l'estate scorsa al Cern «indicano fortemente» che si tratta proprio di un bosone di Higgs, anche noto come la «particella di Dio». A darne conferma è lo stesso centro europeo di fisica a Ginevra che ha diffuso oggi un comunicato ufficiale, nel corso degli «Incontri di Morion», alla Thuile, prima conferenza di fisica dell'anno.
«I risultati preliminari sull'insieme dei dati 2012 sono magnifici e per me è chiaro che si tratti del bosone di Higgs, anche se siamo ancora lontani dal sapere di quale tipo di bosone di Higgs si tratti», ha dichiarato Joe Incandela, portavoce del CMS che assieme ad Atlas collabora all'Lhc, il Large Hadron Collider di Ginevra.

Il bosone di Higgs è un bosone massivo e scalare previsto dal Modello standard. Teorizzato nel 1964, una particella con le caratteristiche del bosone di Higgs è stata osservata nel 2012, negli esperimenti ATLAS e CMS condotti con l'acceleratore LHC.
Esso gioca un ruolo fondamentale in quanto portatore di forza del campo di Higgs, che secondo la teoria permea l'universo conferendo la massa alle particelle elementari. La sua importanza è anche dovuta al fatto che può garantire la consistenza del Modello standard, che senza di esso descriverebbe processi con una probabilità maggiore di uno, risultando inefficace.