14 novembre 2024
Aggiornato 11:00
Attentato Barcellona

Barcellona, la smentita del presidente catalano Puigdemont: dalla Cia nessun avvertimento sugli attacchi

Il presidente della regione catalana Carles Puigdemont ha smentito ufficialmente che la polizia della Catalogna, come riportato da alcuni media, fosse stata preavvertita di un possibile attacco a Barcellona dalla Cia

BARCELLONA - Sul fronte delle indagini degli attacchi terroristici di Barcellona, il presidente della regione catalana Carles Puigdemont ha smentito ufficialmente che la polizia della Catalogna, come riportato da alcuni media, fosse stata preavvertita di un possibile attacco a Barcellona dalla Cia, la principale agenzia d'intelligence statunitense, prima del doppio attacco islamista del 17 agosto scorso costato la vita ad almeno 14 persone, tra cui anche tre italiani. Dal canto suo, il ministro catalano dell'Interno Joaquim Forn ha dichiarato che la cellula terrorista, i cui membri non sono stati ancora tutti arrestati, non è comunque più in grado di operare: "Anche se, come sottolineato dal sindaco di Barcellona, stiamo ricercando altre tre persone, riteniamo che la cellula terrorista responsabile degli attacchi sia stata neutralizzata e non più in grado di nuocere». "Per quanto ci riguarda" ha detto Josep Lluis Trapero, capo della polizia della Catalogna, "attualmente abbiamo identificato 12 persone. In custodia ne abbiamo quattro, cinque sono morti e siamo sulle tracce di altri tre che abbiamo identificato con nomi e cognomi». I sentimenti e le emozioni di tutti i cittadini iberici sono riassunti nella parole di questo tifoso del Barcellona che come tutti gli altri ha seguito il minuto di silenzio in memoria delle vittime prima della partita di calcio della Serie A spagnola tra il Barcellona e il Siviglia. "Oggi la partita non riveste alcuna importanza. Non m'importa se vinciamo o perdiamo. Ma non possiamo permettere a nessuno di venire nella nostra città a cercare di terrorizzarci. Mandiamo un chiaro messaggio a tutti quelli che intendono fare a pezzi la convivenza, la pace, la nostra civiltà, la nostra maniera di vivere. Non ci riusciranno".