Trump firma per la costruzione del muro col Messico: «Una nazione senza confini non è una nazione»
Il presidente americano ha firmato un ordine esecutivo che dà il via alla costruzione di un muro lungo la frontiera col Messico, frontiera che già in parte è divisa da una recinzione
WASHINGTON - «Il Messico non crede nei muri, e lo ribadisco un'altra volta: non pagheremo per nessun muro. I consolati messicani negli Stati Uniti diventeranno autentici luoghi di difesa dei nostri migranti». Il presidente messicano Pena Nieto ha messo subito in chiaro che darà battaglia ai piani di Donald Trump. Il presidente americano ha firmato un ordine esecutivo che dà il via alla costruzione di un muro lungo la frontiera col Messico, frontiera che già in parte è divisa da una recinzione. E' stata una delle sue più criticate promesse elettorali.
«Una nazione senza confini non è una nazione»
«Una nazione senza confini non è una nazione. Oggi cominciano a ridare il controllo dei suoi confini agli Stati Uniti, riprendiamo i confini», ha detto Trump, annunciando che il muro verrà costruito «appena fisicamente possibile» e sostenendo che prima o poi il Messico lo ripagherà. Il confine è lungo circa tremila chilometri e secondo le stime dei media statunitensi servirebbero circa 20 miliardi di dollari.
Le misure contro l'immigrazione
Trump ha preso una serie di altre misure contro l'immigrazione, annunciando il taglio dei fondi per le città che si rifiutano di considerare un reato l'immigrazione clandestina e l'intenzione di impedire l'arrivo di rifugiati da una serie di paesi a maggioranza musulmana, compresa la Siria.
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