Terrorismo islamico
Attentato di Istanbul: il racconto del manager del Reina
Ali Unal racconta di quegli attimi in cui un terrorista ha aperto il fuoco uccidendo 39 persone: «Ho visto gente che correva, ho chinato la testa, sono esplosi colpi da fuoco, in quel momento ho compreso che stava succedendo qualcosa e mi sono gettato all'indietro»
ROMA - Quella terribile notte di Capodanno, al Reina di Istanbul, c'era anche il manager della discoteca, Ali Unal, quando un terrorista ha aperto il fuoco uccidendo 39 persone.
Il suo racconto: "Ho visto gente che correva, ho chinato la testa, sono esplosi colpi da fuoco, in quel momento ho compreso che stava succedendo qualcosa e mi sono gettato all'indietro. L'attentatore è arrivato alla porta e ha aperto il fuoco verso di me. Mi ha colpito il piede e sono caduto a terra; ma i colpi non si fermavano e schizzavano sopra le teste». "C'erano tantissimi stranieri. Credo che l'obiettivo fosse quello di avere un impatto mediatico mondiale, ed è quello che è successo".
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