Donald Trump: «Fare causa a Google, così favorì Hillary Clinton»
Nuova stoccata da Trump per Google: il motore di ricerca avrebbe spostato milioni di voti verso la Clinton nelle elezioni dell'autunno 2016

NEW YORK - Il presidente statunitense, Donald Trump, ha scritto su Twitter che «bisognerebbe far causa a Google», in base a un rapporto pubblicato dal Judicial Watch, secondo cui il colosso tech «avrebbe manipolato tra i 2,6 e i 16 milioni di voti a favore di Hillary Clinton alle elezioni del 2016 [...] La mia vittoria è stata ancora più grande!».
Rapporto Judicial Watch
Judicial Watch è un'organizzazione che in passato è stata accusata di aver diffuso notizie false contro i Democratici, poi riprese da molti media Conservatori. Trump ha fatto riferimento a un presunto rapporto, senza fornire un link alla fonte dell'informazione. Trump ha più volte affermato che Clinton non ha conquistato il voto popolare alle elezioni del 2016, nonostante il conteggio ufficiale riporti circa 3 milioni di voti in più per l'allora candidata democratica.
La testimonianza del Dottor Epstein
In questo caso, forse, fa riferimento alla testimonianza in Congresso del dottor Robert Epstein, psicologo, professore e scrittore, ex direttore di 'Psycology Today'. Nella sua testimonianza davanti alla commissione Giustizia del Senato, si è definito un democratico liberale e un «aperto sostenitore di Hillary Clinton». Secondo Epstein, alle elezioni del 2016 Google avrebbe generato almeno 2,6 milioni di voti a favore di Clinton, attraverso una manipolazione dei risultati delle ricerche. Secondo lui, nel 2020, società come Google e Facebook, sostenendo lo stesso candidato, potrebbero spostare fino a 15 milioni di voti.
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