20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Immigrazione

Migranti, dal vertice di Tallinn «no» alla proposta italiana di revisione di Triton

Nonostante i proclami, l'Europa continua a lasciare sola l'Italia sull'immigrazione. Dal vertice di Tallinn, gli Stati europei hanno opposto un secco 'no' alla proposta italiana di revisione della missione Triton, per condividere le responsabilità dalla prima accoglienza

ROMA - Solo belle parole. Questo si dimostrano i vari proclami di solidarietà verso l'Italia sulla crisi migratoria giunti dai vertici dell'Ue, alla luce di quanto emerso a Tallinn. Perché, di fronte alla richiesta di cambiare il mandato della missione Triton, la risposta del commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos è stata: «No. Il mandato della missione è ben definito. Si tratta di migliorare l'attuazione di quanto già concordato. Fanno già un lavoro molto buono». E' stata bocciata in pieno, dunque, la proposta italiana, avanzata dal Viminale, al direttore dell'Agenzia di Guardia costiera e di frontiera europea Frontex, di condividere con altri Stati l'accoglienza dei migranti salvati nel Mediterraneo. Una proposta che aspirava a rivedere il piano operativo Triton 2017, regionalizzando le operazioni di salvataggio, condividendo da subito la gestione della prima accoglienza dei migranti salvati in mare. 

Il no di Germania e Belgio
I primi ad opporsi sono stati Germania e Belgio. Il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maiziere ha fatto sapere: «Non sosteniamo la cosiddetta regionalizzazione delle operazioni di salvataggio», mentre il ministro per l'Asilo e politica migratoria belga Theo Francken ha spiegato: «Non credo che il Belgio aprirà i suoi porti» ai migranti salvati nel Mediterraneo.

No anche dalla Spagna
Un secco no è giunto anche dalla Spagna. «L'Italia ha chiesto aiuto, e noi vogliamo dargliene, ma i porti della Spagna sono sottoposti a una pressione importante nel Mediterraneo occidentale, aumentata del 140%, che impone anche a noi un grosso sforzo per i salvataggi in mare", ha dichiarato il ministro dell'Interno spagnolo Juan Ignacio Zoido arrivando alla riunione in Estonia.