26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Crescita, nuovi dazi alla Cina, rinegoziazione accordi commercio

Usa 2016, ecco la ricetta economica di Trump

Donald Trump punta sull'economia per rimettere in sesto una campagna elettorale che nelle ultime settimane ha vissuto momenti di grandi tensione che hanno pesato fortemente anche sui sondaggi

NEW YORK - Donald Trump punta sull'economia per rimettere in sesto una campagna elettorale per le presidenziali statunitensi che nelle ultime settimane ha vissuto momenti di grandi tensione che hanno pesato fortemente anche sui sondaggi. Nell'ultima rilevazione effettuata da Wall Street Journal e Abc il magnate newyorchese è infatti indietro di otto punti contro la sua rivale democratica Hillary Clinton.

Attenzione sull'economia
All'Economic Club di Detroit, in Michigan, il candidato repubblicano sposterà oggi l'attenzione sull'economia, dove nei mesi passati ha dimostrato di essere più forte di Hillary, che ha però guadagnato terreno. Per questo motivo, come riporta il Financial Times, presenterà un piano economico che punta a raddoppiare la crescita economica statunitense imponendo nuovi dazi alla Cina e rinegoziando gli accordi commerciali.

Incentivi commericali e fiscali diretti
Secondo quanto dichiarato da alcuni consulenti dello stesso Trump al Financial Times, un punto saliente di tale proposta sarebbe costituito da incentivi commerciali e fiscali diretti alle imprese americane che riportano a casa posti di lavoro dall'estero. Si tratta di un approccio, secondo alcuni dei suoi consiglieri economici (team di 13 ricchi uomini d'affari e finanzieri presentato venerdì scorso) simile a quello adottato da Reagan negli anni '80 nei confronti del Giappone che portò al «Plaza Accord» e a «un ordinato apprezzamento delle principali valute rispetto al dollaro» proprio per rilanciare un'economia appesantita dalla corsa della moneta americana.

Il nodo Cina
Da quando, nel 2001, la Cina è entrata a far parte dell'Organizzazione mondiale del commercio, la crescita americana è scesa a una media dell'1,8% dal 3,5% in cui ha viaggiato dal 1947 al 2001, ha sottolineato Peter Navarro, uno dei consiglieri di Trump. La volontà del magnate è ripristinare quei tassi di crescita e secondo Navarro, che ha scritto «Death by China» (libro nel quale si parla della minaccia cinese all'egemonia economica americana, ndr) non c'è altro modo per farlo che attraverso importanti investimenti delle imprese seguiti da una linea dura con la Cina attraverso l'imposizione di nuove tariffe.

(Fonte Askanews)