27 agosto 2025
Aggiornato 19:00
27 persone uccise e 63 ferite con armi da fuoco

Natale di sangue negli Usa

Ventisette morti e 63 feriti. La violenza con le armi non si ferma mai negli Stati Uniti, nemmeno il giorno di Natale, a cui si riferiscono questi due dati pubblicati da Gun Violence Archive, una nonprofit che tiene il conto degli omicidi commessi con armi da fuoco

NEW YORK - Ventisette morti e 63 feriti. La violenza con le armi non si ferma mai negli Stati Uniti, nemmeno il giorno di Natale, a cui si riferiscono questi due dati pubblicati da Gun Violence Archive, una nonprofit che tiene il conto degli omicidi commessi con armi da fuoco.

Violenza inarrestabile
Il numero di cittadini statunitensi uccisi a Natale con armi da fuoco - che non tiene conto dei suicidi - è paragonabile a quello relativo a Paesi come Regno Unito e Australia per l'intero anno. I 27 omicidi, riporta il Washington Post, commessi negli Stati Uniti a Natale equivalgono al totale annuale di Austria, Nuova Zelanda, Norvegia, Slovenia, Estonia, Bermuda, Hong Kong e Islanda messi insieme.

Sparatorie di massa
Almeno due episodi natalizi sono qualificabili come sparatorie di massa, visto che sono state colpite quattro o più persone. Quest'anno, sempre secondo Gun Violence Archive, ci sono stati in media, ogni giorno, 36 morti e 73 feriti per violenze commesse con armi da fuoco. Il 2015 è stato un anno di rinnovata attenzione per il problema delle sparatorie di massa, ma i dati ricordano che le persone, negli Stati Uniti, sono quotidianamente vittime di episodi di violenza 'invisibili', di cui nessuno parla.

Campagna
Negli Stati Uniti ogni giorno, in media, muoiono 88 persone a causa delle armi da fuoco. Centinaia rimangono ferite. Per sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema sempre troppo attuale negli Usa, denunciato anche dal presidente Obama, si sono attivate diversi campioni del basket Nba in una campagna diretta dal regista Spike Lee che andrà in onda durante i match di Natale. Un messaggio di 30 secondi al quale hanno partecipato il fenomeno dei Golden State Warriors campioni in carica, Stephen Curry, Chris Paul dei Los Angeles Clippers, Carmelo Anthony dei New York Knicks e Joakim Noah dei Chicago Bulls.

(Con fonte Askanews)