Pace fatta tra Sanders e la Clinton che critica Trump: «Il miglior reclutatore dell'ISIS»
I candidati alle primarie democratiche per la Casa Bianca si sono affrontati e, dopo le scuse reciproche sul'affaire mail rubate, hanno utilizzato la prospettiva di un presidente come Donald Trump, per parlare di terrorismo e lotta all'Isis, ridicolizzando e criticando le dichiarazioni incendiarie del candidato repubblicano.
WASHINGTON - I candidati alle primarie democratiche per la Casa Bianca, Hillary Clinton e Bernie Sanders, si sono affrontati e, dopo le scuse reciproche sul'affaire mail rubate, hanno utilizzato la prospettiva di un presidente come Donald Trump, per parlare di terrorismo e lotta all'Isis, ridicolizzando e criticando le dichiarazioni incendiarie e superficiali del candidato repubblicano su questioni di sicurezza nazionale e di importanza diplomatica.
Per la Clinton il 56% di preferenze
Clinton, Sanders e l'ex governato del Maryland Martin O'Malley si sono ritrovati a Manchester, nel New Hampshire, per il terzo dibattito dell'anno a 43 giorni dall'inizio delle primarie che decideranno il candidato alla presidenza americana. Come nelle altre occasioni l'ex segretario di stato non è mai apparsa in difficoltà. Con il suo 56% di preferenze, ha consolidato il suo vantaggio rispetto agli altri candidati soprattutto dopo le audizioni davanti al Congresso e le eccellenti prestazioni ai dibattiti dei mesi scorsi. Bernie Sanders raccoglie attualmente il 31% delle preferenze degli elettori democratici.
Trump, il miglior reclutatore dell'ISIS
Il dibattito si è concentrato sulla questione del terrorismo e la lotta all'Isis, a meno di un mese dall'attentato di San Bernardino, portato da una coppia di musulmani radicalizzati. Trump «sta diventando il miglior reclutatore dell'Isis», ha dichiarato Hillary Clinton, sottolineando che i jihadisti usano i discorsi anti-Islam del miliardario nei loro video di reclutamento. «Sono preoccupata che la retorica dei repubblicani, soprattutto di Donald Trump, lanci un messaggio ai musulmani degli Stati Uniti e del mondo intero su uno choc di civilizzazione, una sorta di complotto del mondo occidentale o una guerra contro l'Islam», ha aggiunto.
Hillary: Gli Stati Uniti combattono l'Isis non Assad
I due candidati hanno proposto visioni differenti sulla politica estera, sulla difesa e sull'economia in particolare. Sulla Siria Hillary Clinton chiede l'uscita di scena veloce di Bashar al-Assad. «Certo Assad è un dittatore terribile - ha detto dal canto suo Bernie Sanders - ma gli Stati Uniti combattono l'Isis non Assad». Il candidato ha poi ricordato ai telespettatori che Hillary Clinton votò a favore dell'intervento in Iraq voluto da George W. Bush nel 2002. Bernie Sanders ha poi attaccato Clinton sui suoi legami con Wall Street.
La candidata democratica, dopo aver rivolto un pensiero al possibile ruolo del marito, l'ex presidente Clinton, in caso di sua vittoria, ha poi salutato tutti sfruttando l'onda lunga dell'uscita nelle sale dell'ultimo capitolo di guerre Stellari: «La forza sia con voi».
(con fonte Askanews)
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