Libia, si firma oggi il piano Onu sul governo di unità nazionale
Sarà firmato oggi alle 12, a Skhirat, in Marocco, l'accordo tra le parti libiche per un governo di unità nazionale in Libia
TRIPOLI - Sarà firmato oggi alle 12, a Skhirat, in Marocco, l'accordo tra le parti libiche per un governo di unità nazionale in Libia. Alla firma assisterà anche il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni. L'accordo proposto dalle Nazioni unite prevede la creazione di un Consiglio presidenziale di nove membri (tre della Tripolitania, tre della Cirenaica e tre del Fezzan), che avrà l'incarico di designare i ministri di governo entro 40 giorni dalla firma.
6 nomi
Fino ad oggi sono solo sei le personalità indicate dall'Onu: il premier Fayez Serraj, i tre vicepremier Ahmed Maetig, Fathi Majbri e Musa Koni, e i due ministri Omar Aswad e Mohamed Ammar. Gli altre tre nomi (due del Fezzan e una della Cirenaica) dovrebbero essere annunciati alla firma dell'accordo, stando a quanto deciso all'incontro tenuto a Tunisi la scorsa settimana sotto l'egida Onu.
Assistenza straniera
Ieri l'inviato speciale dell'Onu Martin Kobler, accompagnato dal consigliere militare Paolo Serra, ha avuto un incontro con il comandante delle forze armate libiche, Khalifa Haftar a Marj. Secondo quanto si legge su Libya Herald, il diplomatico Onu ha spiegato che la comunità internazionale riconoscerà il nuovo governo libico subito dopo l firma dell'accordo. Kobler ha quindi insistito sulla necessità di unire le forze libiche nella lotta al terrorismo ed ha accennato alla possibilità di una «assistenza straniera» nel caso in cui il governo libico la dovesse richiedere.
Dialogo
Il Congresso generale nazionale di Tripoli ha annunciato il proprio totale sostegno al dialogo «libico-libico» avviato il 5 dicembre scorso in Tunisia e coronato ieri dall'incontro a Malta tra i leader dei due parlamenti libici, sollecitando le Nazioni Unite a sostenerlo. In una conferenza stampa oggi il portavoce dell'assemblea, Omar Hamidan, ha confermato che il parlamento di Tripoli non ha autorizzato nessuno dei propri membri a partecipare alla cerimonia o a firmare l'accordo dell'Onu per un governo di unità nazionale, in programma domani in Marocco.
Crisi destinata ad aggravarsi?
Hamidan ha sottolineato che l'assemblea di Tripoli non sarà responsabile dell'esito di tale accordo, che a suo giudizio non farà altro che aggravare ulteriormente la crisi. «Al momento stiamo lavorando senza tregua per dare vita a un governo di concordia nazionale e per costruire ponti tra l'assemblea di Tripoli e quella di Tobruk in modo che disaccordi e dispute tra di noi siano risolte prima del 24 dicembre», ha detto Hamidan, citato dal sito Libya Observer.
(Con fonte Askanews)
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