19 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Dopo l'uomo crocifisso in Libia

L'Isis uccide 10 "spie" talebane in Afghanistan

Le vittime sono state fatte saltare per aria, e l'esecuzione è stata ripresa in un video

ROMA (askanews) - Lo Stato Islamico (Isis) «giustizia» i suoi nemici anche in Afghanistan. In un video postato in rete, si vedono uomini del califfo Abu Bakra al Baghdadi far saltare per aria 10 uomini accusati di essere «spie» del movimento dei talebani ed anche del governo di Kabul.

L'Isis uccide anche in Afghanistan
Per l'Isis infatti il movimento degli studenti coranici «sono spie della CIA», i servizi segreti Usa, mentre il governo afghano è un nemico che aiuta l'aviazione della «Coalizione crociata ad uccidere i mujhidin», come viene sostenuto nello stesso video. E per l'esecuzione, questa volta, i jihadisti ricorrono ad un nuovo metodo. I boia scavano prima in fila 10 fosse nel terreno in aperta campagna: una per ciascuna vittima. Poi sistemano un ordigno esplosivo in ogni buca, prima di farci sedere i dieci uomini ammanettati e farli saltare per aria. Un'altra novità introdotta dai jihadisti è quella dell'arrivo dei boia sul posto in sella a cavalli prima dell'esecuzione.

Uomini assassinati e crocifissi in Libia
Prima dell'Afghanistan, l'Isis aveva colpito anche in Libia. A Sirte, i jihadisti del Califfato nero, hanno «giustiziato» ieri quattro uomini, di cui uno crocefisso, dopo averle fatte vestire con le ormai famose tute arancioni dei detenuti del carcere di Guantanamo. In un video diffuso sui social media e ripreso dalla tv satellitare al Arabiya, si vedono gli uomini dell'ala libica dell'Isis aprire il fuoco contro un uomo appeso ad una struttura di legno somigliante ad un crocefisso. La vittima, il cui corpo senza vita viene lasciata in piazza, è presentata dai boia come una «spia del gruppo Fajr Libia» (dall'arabo "Alba della Libia"); alleanza di milizie che sostengono il governo islamico di Tripoli non riconosciuto dalla comunità internazionale. L'esecuzione dei quattro è stata confermata anche da abitanti locali in condizioni di anonimato, come riferisce l'emittente saudita. Queste ennesime esecuzioni avvengono poco dopo una rivolta guidata da un gruppo salafita sostenuto da giovani abitanti della città e repressa nel sangue dai jihadisti.