25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Vuole riprendersi il suo partito

Le Pen in guerra contro la figlia Marine: «Il Front National sono io»

Dopo l'espulsione dal partito da lui stesso fondato nel 1972, il carismatico leader dell'estrema destra francese si scaglia contro la figlia, rea di aver tentato di usurpargli il potere

PARIGI - Jean-Marie Le Pen non ci sta e rilancia: il Front National sono io, nel Front National sono a casa mia. Espulso dal partito da lui fondato nel 1972, l'anziano ma sempre carismatico leader storico dell'estrema destra francese non intende gettare la spugna ma esclude, in un'intervista alla radio Europe 1, di voler fondare un nuovo partito. Le Pen «il Vecchio» ha anzi esortato i suoi sostenitori nel partito a non abbandonare il Front National, a pochi mesi dalle regionali francesi che si terranno in dicembre. «Il Front National sono io, nel Front National sono a casa mia, ha ribadito Jean-Marie. Per questo sono oggetto di un'espulsione solo teorica che contesterò in tribunale il quale, a mio avviso, non potrà che condannare ancora una volta Marine Le Pen e la direzione del Front National».

L'ex patron dell'estrema destra, leader del partito per 40 anni e poi espulso a seguito di una procedura disciplinare richiesta dalla figlia Marine, che ha preso le redini del partito nel 2011, ha definito la decisione una pagliacciata. Jean-Marie Le Pen, ufficiale dei paras della Legione straniera in Algeria e per anni nel mirino delle polizie parallele golliste con licenza di uccidere, i cosiddetti barbouzes, non è il tipo da mandarle a dire e accusa senza mezzi termini la figlia. «Lei non voleva fare parte del plotone di esecuzione, ha dichiarato, si limitava a comandarlo da lontano, al telefono. Non era elegante il lavoro sporco di uccidere direttamente suo padre e allora lo ha delegato ai suoi sbirri». Le Pen «il Vecchio» ha poi rivolto un appello agli elettori del Front national che lo appoggiano a non dividersi, a non dimettersi. «Abbiamo l'ambizione di riconquistare il nostro partito, il nostro movimento», ha dichiarato con forza l'anziano leader dell'estrema destra francese nell'ultima puntata di questa tragedia greca in salsa di senape di Digione.