29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
56 vittime

Tianjin continua a lottare con il fuoco

Le autorità continuano oggi nella loro lotta per spegnere gli incendi prodotti dalla doppia esplosione dell'altro ieri sera a Tianjin, in Cina settentrionale, e per identificare che tipo di sostanze chimiche abbiano devastato il sito industriale

PECHINO (askanews) - Le autorità continuano oggi nella loro lotta per spegnere gli incendi prodotti dalla doppia esplosione dell'altro ieri sera a Tianjin, in Cina settentrionale, e per identificare che tipo di sostanze chimiche abbiano devastato il sito industriale. Intanto il bilancio delle vittime è salito a 56, mentre i feriti restano più di 700.

Materiali chimici?
In una conferenza stampa le autorità hanno spiegato di non sapere ancora quali materiali si trovassero nel deposito di sostanze pericolose che è esploso. Tuttavia i media cinesi e il gruppo ambientalista Greenpeace hanno paventato la presenza di materiali chimici estremamente pericolosi. Almeno 700 tonnellate di cianuro di sodio erano sul posto, assieme ad altre sostanze pericolose, ha scritto in un primo momento il Beijing News. Ma la notizia non è più disponibile oggi sul sito internet. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua, un team di 217 specialisti in materiali nucleari e biochimici dell'esercito cinese si sono recati a Tianjing per ispezionare il sito.

56 vittime
La Xinhua ha anche spiegato che le autorità locali hanno portato a quota 56 il numero delle vittime. Tra questi, 21 sono pompieri. I feriti sono 721 e 25 di loro versano in condizioni critiche. In realtà, mancano all'appello ancora decine di persone e proprio oggi i soccorritori sono riusciti ad estrarre vivo dalle macerie un pompiere diciannovenne. In tutto sono oltre mille i pompieri impegnati nel tentativo di spegnere i focolai.