La Russia vuole l'Oceano Artico
La Russia ha trasmesso ufficialmente alle Nazioni Unite la rivendicazione della sovranità su oltre un milione di chilometri quadrati di Oceano Artico, sulla base di ricerche scientifiche che ne attestano la fondatezza
MOSCA (askanews) - La Russia ha trasmesso ufficialmente alle Nazioni Unite la rivendicazione della sovranità su oltre un milione di chilometri quadrati di Oceano Artico, affermando che anni di ricerche scientifiche dimostrano la fondatezza dei propri diritti sulle risorse naturali che si trovano sotto il fondale.
Richiesta trasmessa all'Onu
La documentazione trasmessa da Mosca completa una richiesta già avanzata nel 2001 alla Comissione sui Limiti della Piattaforma continentale dell'Onu, che all'epoca aveva richiesto un supplemento di indagine. Il territorio reclamato dalla Russia include anche il Polo Nord e darebbe potenzialmente accesso a Mosca a una quantità di idrocarburi stimata in 4,9 miliardi di tonnellate.
Piattaforma russa più estesa del previsto?
In base alla legge internazionale un Paese possiede dei diritti economici esclusivi sulla piattaforma continentale che si trovi entro un raggio di 370 chilometri dalla sue coste: secondo la Russia le ricerche provano che la propria piattaforma si estende a distanze ben maggiori e comprende zone reclamate anche da Danimarca e Canada, ma che secondo Mosca appartengono al continente euroasiatico.
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